giovedì 30 giugno 2011

Santarcangelo 41 Festival del teatro di Piazza


Il 41. Festival Internazionale del Teatro in Piazza in partenza a  Santarcangelo di Romagna ha per tema l’attore e conclude il triennio che, a partire dal 2009, ha visto avvicendarsi alla direzione artistica Chiara Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio, Enrico Casagrande di Motus e che vede ora al lavoro Ermanna Montanari del Teatro delle Albe di Ravenna.
Tre edizioni accomunate dalla ricerca della reinvenzione dell’idea di teatro in piazza – vocazione originaria del festival – e dunque del rapporto del teatro con lo spettatore.
Il programma, dall’8 al 17 luglio, svilupperà la ricerca sul paradosso della figura dell’attore, sulla sua irriducibilità: “L’attore, figura concreta del ‘fare-disfare-rifare’, ora scheletro e misura della scena, ora punto di crisi, stonatura, margine dell’esistenza, si fa carico di una continua trasformazione: per questo è un eretico, per questo il suo sapere è un sapere ‘politico’ ” afferma Ermanna Montanari. Molti dei lavori che compongono il programma sono stati creati in relazione a questo punto di ricerca sull’attore e la sua trasmutazione.
La natura del festival è “corale”: cori appositamente creati, si manifesteranno nello spazio urbano, a coinvolgere la comunità, così come è corale il dialogo fra gli artisti che partecipano.
Al festival vengono presentati nuovi percorsi di ricerca, spesso autoprodotti. Chiara Guidi prosegue il suo percorso nella trasfigurazione della parola con la lettura musicale della fiaba russa L’uccello di fuoco, Motus rilancia la vocazione rivoluzionaria del Living Theatre lavorando con Judith Malina – fondatrice del gruppo che negli anni Sessanta ha segnato la storia del teatro per un radicale intreccio di arte e vita – all’“evento eccezionale” The Plot Is the Revolution, e il Teatro delle Albe compone in Eresia della felicità un “coro” majakovskijano di duecento adolescenti nel suggestivo spazio dello Sferisterio.
Accensione poetica di ogni serata del festival sarà la vocalità di Mariangela Gualtieri del Teatro Valdoca: Bello Mondo vede l’attrice farsi “muezzin” della poesia.
Incastonate nel festival anche opere video, canti e musiche, feste, radio, racconti notturni, concerti itineranti: dall’artista Marina Abramović, al fumettista Igort, al “comizio canoro” Altri tempi, nostri tempi composto dai songs di Brecht e Weil  a opera dell’attrice Anna Amadori ai Diari del festival, raccontati quotidianamente in notturna dallo scrittore Paolo Nori.
Non mancano interventi di scrittori e intellettuali:  Armando Punzo e Virgilio Sieni invitati a presentare in forma di autoritratto i propri percorsi, grandi critici del teatro come Marco de Marinis e Goffredo Fofi. Tante anche le collaborazioni:  il Premio Scenario, Rai Radio3 che trasmetterà Pantragruel in diretta, il Premio “Lo Straniero”. Ci sarà spazio anche per laboratori per bambini e adulti ed il dopo-festival, all’Odeon Club, una balera nel centro di Santarcangelo dove si potrà ballare nella notte con djset a cura degli artisti del festival.

Il programma è online sul sito www.santarcangelofestival.com

A Reggio Emilia Mappe Narranti

Fausto Pirandello a Venezia

martedì 28 giugno 2011

Giuliana Musso: Laboratorio a Rubiera

Laboratorio di narrazione

Laboratorio di narrazione

Luogo: presso La Corte Ospitale di Rubiera (RE)
Durata: laboratorio residenziale di due weekend, il 9 e 10 luglio, il 16 e 17 luglio 2011.
Orari di lavoro: il sabato dalle 15 alle 21, la domenica dalle 10 alle 18.
Costo complessivo € 210,00 + iva al 20%
Il laboratorio è rivolto a professionisti e non. Per l'iscrizione è necessario inviare il curriculum all'indirizzo segreteria@corteospitale.org entro giovedì 30 giugno 2011.

Il narratore non è necessariamente un attore ma ha sicuramente una storia da raccontare e un motivo per farlo.
Così come l’attore che racconta storie non sempre è un narratore, nonostante abbia numerosi strumenti per narrare: voci strane, gesti affascinanti, il guizzo sorprendente del commediante.  Quando (e non è così difficile che succeda) le due figure diventano una, allora un racconto può diventare spettacolo.

Il laboratorio affronta gli elementi di base che compongono la narrazione teatrale: tecniche di composizione drammaturgica, attitudine del narratore, recitazione applicata al racconto. Per farlo gli allievi useranno frammenti di narrazione autobiografica che verrano elaborati drammaturgicamente e utilizzati come campo di prova.

lunedì 27 giugno 2011

Paolo Conte a Modena



 Paolo Conte, Vinicio Capossela e Franco Battiato. Saranno loro le grandi stelle della musica italiana a illuminare l'estate modenese. Ad aprire la stagione sara'  proprio Conte il 30 giugno in piazza Roma.
Capossela sara', invece, in piazza grande il 14 luglio con 'Marinai, profeti e balene', mentre Battiato si esibira' il 28 luglio in piazza Roma, nell'ambito dell'Imarts festival 2011, con il suo nuovo spettacolo i'Up patriots to arms'.

domenica 26 giugno 2011

Padiglione Latino Americano



Oltre all'anniversario dei 150 anni dell'unità d'Italia, alla Biennale di Venezia anche l'Istituto Italo- Latino Americano (IILA) nel padiglione dedicato all'America Latina festeggia i 200 anni dell'indipendenza dell'America Latina. Lo fa con misura e con rigore, riuscendo ad infondere al padiglione una forza epica, lontano anni luce da ciò che ha proposto l'Italia (il confronto sorge spontaneo: entrambi gli spazi sono all'Arsenale). Piace l'inventiva, l'idea di un'epopea, di una stagione senza certezze e con molti rischi, il senso di un'avventura necessaria;  una comunicazione che passa nel tempo con grande immediatezza.
 "Entre Siempre y Jamás" (Fra sempre e Mai), il titolo dell'istallazione, è una citazione dal poeta Uruguayano), il titolo dell'istallazione, è una citazione dal poeta Uruguayano), il titolo dell'istallazione, è una citazione dal poeta Uruguayano Mario Benedetti . Il progetto riscopre il concetto di indipendenza e ne indaga il significato nelle sue influenze sociali e culturtali, dai legami che dal passato arrivano fino al presente.

Le ILLUMInazioni di Luigi Ghirri

Fra gli artisti selezionati per la 54. Mostra Internazionale d’Arte a Venezia “ILLUMInazioni” curata da Bice Curiger c’è il fotografo scandianese Luigi Ghirri (1943-1992). 24 immagini si susseguono al Padiglione Centrale ai Giardini, in cui la fotografia gioca con la realtà e con l’osservatore in una provocazione che porta ad interrogarsi su cosa sia reale. Scatti che lasciano il dubbio fra casualità e immagine costruita, fra natura e paesaggio umanizzato; paradossi che a volte si rivelano dei veri e propri cortocircuiti. Fotografie sospese, a tratti metafisiche, che incantano: è  uno sguardo che indaga i luoghi comuni, ciò che spesso etichettiamo velocemente come “già visto”. Invece le immagini di Ghirri obbligano a guardare con attenzione, ed ecco che le cose mostrano una loro nascosta e inaspettata poetica. Riescono a cambiare il modo di vedere il mondo che ci sta intorno. Un lavoro spesso in bilico fra arte concettuale e metafisica, ma con una vena di ironia dadaista. Guardando le immagini tornano alla mente alcune frasi, tratte da “Lezioni di fotografia” (Quodlibet Edizioni), in cui lo stesso Ghirri spiega l’essenza del suo lavoro: “Tra quello che si vede nella realtà e ciò che appare in una fotografia c'è sempre, dunque, uno scarto (…) La fotografia, come la scrittura, ha una sua ambiguità, un suo lessico, una sua logica interna, un suo ritmo, tutti valori che non appartengono a una fotocopia”. L’amico Gianni Celati aggiunge: “Tutti i tipi di foto costituivano per Luigi un alfabeto (…). A Reggio Emilia Luigi non insegnava la foto come arte separata dal resto, ma come appartenente a un alfabeto dove si collegano varie abitudini del vedere, e in cui riconosciamo un mondo abitabile.
Una lezione partita da Reggio che è patrimonio di tutti.

Foto di Luigi Ghirri

giovedì 23 giugno 2011

I laboratori estivi di teatro a Rubiera

Sono aperte le iscrizioni per i laboratori in programma alla Corte Ospitale a Rubiera per i mesi di giugno e luglio 2011: Danio Manfredini condurrà un laboratorio teatrale per attori dal 1 al 6 luglio 2011 presso il teatro Franco Parenti di Milano; Giuliana Musso condurrà un laboratorio di narrazione presso la Corte Ospitale di Rubiera nei due weekend centrali di luglio (il 9 e 10, il 16 e 17 luglio). Carrozzera Orfeo condurrà un laboratorio teatrale presso la Corte Ospitale dal 27 giugno al 1 luglio.

I laboratori di giugno e di luglio

Apperò

Superati i 50mila visitatori alla 54. Biennale Arte
 Sono trascorsi 18 giorni dall’apertura al pubblico della 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, dopo il periodo del vernissage.
In questo breve lasso di tempo hanno già visitato la Biennale Arte oltre 50mila visitatori (51.630), con una media giornaliera di 3.037. Di questi, oltre il 25% è rappresentato da giovani (under 26)

mercoledì 22 giugno 2011

Incontri veneziani: Sandra Binion


La Biennale di Venezia è anche occasione per incontri, sguardi e confronti, liberi e trasversali fra chi fa arte, chi la vende, chi ne scrive e chi è curioso.  Ho incontrato l'entusiasta artista americana Sandra Bionion. Uno sguardo aperto e curioso su tutto ciò che avveniva intorno.

Sandra Binion (1949) è un'artista interdisciplinare.  Si esibisce in live performance oppure attraverso opere video, altre volte con opere fotografiche tradizionali oppure dipinte. Attualmente le sua vocazione interdisciplinare si manifesta in mostre che raccolgono tutto questo in un solo momento di interpretazione poetica di luoghi amati. Vive a Chicago ma passa parecchio tempo in giro e ama l'Italia . 

Mi racconta che il suo processo creativo iniza proprio del camminare, cercare e fare esperienza , nelle strade delle città,  nei giardini, nelle spiagge e in campagna. All'interno e all'esterno. Trova cose, oggetti, come bacche che si stanno seccando, fiori che stanno appassendo, frammenti di legno, tessuti indossati e palloni usati. Ciò che mi colpisce in questi oggetti è che il mondo li ha utilizzati, sono stati scartati, disintegrati, scoperti e poi riprosti. Questo crea il loro dialogo imprevedibile.

Domenica sarà a Mantova, per una mostra evento organizzata da Lucio Pozzi, artista italiano che ha trovato fortuna in America. Sabato andremo insieme a vedere la Fondazione Maramotti a Reggio.

Cena mediovale a Correggio

Cena De Arte Coquinaria
Bibemus et Gaudemus
Il cibo euforico del Medioevo

Venerdì 1 Luglio ore 20:30
nel Giardino della Casa del Correggio


La Cena Medievale prevederà un ricco menù servito in modo originale. Le “ Entrate” verranno servite contemporaneamente iniziando dalla zuppa e continuando con gli arrosti per terminare con il dolce, l’unico servito separatamente su foglie di vite. La zuppa verrà servita in una “pagnotta” di pane realizzata appositamente, scavata all’interno il giorno precedente perché indurisca. Gli arrosti verranno serviti su taglieri di pane.
L’Ippocrasso, vino speziato tipico dell’epoca, era considerato “uscita” e verrà presentato come ultima portata. Le pietanze verranno portate ai tavoli su di una portantina e servite dal Siniscalco o primo servitore, mentre l’acqua e il  vino saranno serviti costantemente dalle Ancelle.
Un’Ancella si occuperà dell’Acquamanile ”facendo lavare le mani ai “Signori” in acqua di rose, utilizzando asciugamani di lino.
La cena sarà illuminata da fiaccole di varie dimensioni, mentre durante tutta la serata si ascolterà la musica del liuto e del flauto.

Il costo è di €. 50,00 a testa, minimo 25 persone

Per informazioni e prenotazioni
info@correggioarthome.it

martedì 21 giugno 2011

Buonanotte Correggio

Buonanotte Correggio
Sabato 25 giugno, ritorna “Buonanotte Correggio”, la settima edizione della notte bianca correggese. Dopo il grande successo delle passate edizioni il centro correggese torna dunque ad animarsi con musica, iniziative culturali, gastronomia e spettacoli dal pomeriggio fino a tarda notte, per un programma molto vario e un’offerta per tutti i gusti.
Quest’anno Correggio, vera e propria “patria” di musicisti, intende celebrare adeguatamente il decennale di uno dei luoghi simbolo di questa tradizione, il “Muzik Station”, negozio, sala prove, semplice punto di ritrovo per tanti appassionati, che compie dieci anni di attività: cuore di “Buonanotte Correggio” sarà dunque il concerto gratuito organizzato dal Comune di Correggio, nella splendida cornice di piazza Garibaldi, che vedrà salire sul palco Little Taver & His crazy Alligators, Johnny La Rosa e The Youngs, per uno spettacolo che si annuncia pirotecnico.
In programma, inoltre, numerosi appuntamenti rivolti a bambini, ragazzi e famiglie. Si segnala, in particolare, l’iniziativa promossa dalla biblioteca ragazzi e ludoteca “Il Piccolo Principe”, alle ore 21,30 in via Azzo Da Correggio (area verde a lato della chiesa di San Francesco: “I Bestiolini: la danza sgangherata dei molesti ma tenerissimi abitanti dei prati”, spettacolo di teatro disegnato, proiettato con lavagna luminosa, di e con Gek Tessaro.
Inoltre, come sempre, spettacoli, musica, animazioni, gastronomia e negozi aperti fino a tarda ora.
 

domenica 19 giugno 2011

Tondelli a Correggio per una serata di cinema

Lo chiamavano Vicky Mercoledì 22 giugno, alle ore 21,30, viene presentato a Correggio, in prima nazionale, il documentario “Lo chiamavamo Vicky” della regista Enza Negroni, prodotto da Pulsemedia, che si è avvalso della consulenza del Centro di documentazione “P.V.Tondelli”.
Il film - che nello stesso periodo partecipa al Biografilm di Bologna (festival internazionale dedicato alle biografie e ai racconti di vita) - racconta gli anni della formazione di Pier Vittorio Tondelli, il suo rapporto con Correggio, i suoi primi articoli apparsi sulle riviste locali, le esperienze teatrali, il fortissimo interesse per la scrittura, fino alla pubblicazione del suo romanzo d’esordio “Altri libertini”: una coralità di testimonianze, letture ed immagini che rendono omaggio allo scrittore correggese a vent’anni dalla sua scomparsa.
La proiezione si svolge nel cortile di Palazzo Principi (in caso di maltempo nel "Salone delle capriate"), alla presenza della regista, dei famigliari dello scrittore, del curatore dell’opera tondelliana, Fulvio Panzeri, dell’amministrazione comunale di Correggio, che ha collaborato al progetto, dei responsabili del Centro Tondelli e di Pulsemedia.

De Dominicis alla Cà d'Oro



La Cà d’Oro, bellissimo palazzo-museo lascito del collezionista Giorgio Franchetti, insieme alla sua meravigliosa collezione el canal Grandeospita le opere della  prestigiosa collezione Koelliker di Gino De Dominicis.  La mostra fortemente voluta e curata da Sgarbi, è un raffinato gioco di specchi fra due collezionisti e due collezioni, con esiti sorprendenti: l’oro metafisico delle opere di De Dominicis dialoga con l’oro delle cornici e degli sfondi dell’arte antica, in un gioco di richiami affascinate. Gino De Dominicis, artista e filosofo, fuori dagli schemi e con una forte attenzione a temi come l'eternità, il tempo, il mito, l'immortalità.
    

dedominicis2
Con la mostra Teoremi figurativi, Gino De Dominicis parteciperà al Padiglione Italia alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia quale iniziativa speciale a Venezia per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Le opere di De Dominicis saranno esposte all’interno della nobile cornice storica della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro dal 5 giugno al 30 settembre 2011.

Venezia on the road 3



Future Pass
Abbazia di San Gregorio, Dorsoduro 172
Palazzo Mangilli-Valmarana, Cannaregio 4392 (Campo Santi Apostoli)
dal 4 giugno al 6 novembre
Oltre 100 artisti, asiatici e non, che offrono una panoramica sulla nuova estetica proveniente dall’Asia interpretando la loro relazione con il resto del mondo: un possibile accesso al Futuro, all’insegna della cultura digitale del XXI secolo, dell’eclettismo e della contaminazione di generi e discipline. In pratica una vera e propria invasione di personaggi da manga giapponese all'interno di un meraviglioso palazzo veneziano perfettamente ristrutturato. Da non perdere: la vista della cupola di Santa Maria della Salute dai finestroni al primo piano!



 
 
Glasstress 2011
Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Cavalli Franchetti, Campo Santo Stefano 2847
Glasstress ha come tema il complesso rapporto che lega l'arte contemporanea e il vetro, materiale strettamente legato alla storia della città. La mostra affronta questo tema attraverso sculture in vetro di importanti artisti internazionali e attraverso oggetti-scultura realizzati da designer, la cui ricerca formale è condizionata dalla funzione d’uso dell’oggetto.

La guazza di San Giovanni

CITTA' DI GUASTALLA - assessorato all'ambiente - azienda agricola Bedogna


sabato 25 giugno 2011 piazza Mazzini ore 21.00


LA GUAZZA DI SAN GIOVANNI

cena sotto le stelle con prodotti di qualità della tradizione tra storia e attualità menù raccontato da Roberta Bedogna

info 349/5133245

sabato 18 giugno 2011

Art Night Notte bianca a Venezia

La prima edizione di art night venezia, la prima notte bianca nella storia della città  sabato 18 giugno 2011. Dal calar del sole e sino al fatidico scoccare della mezzanotte, l’arte libererà la notte e insieme libererà Venezia: dai fantasmi di una decadenza etichettata come irreversibile, dallo stereotipo di città dei vecchi e dagli infiniti luoghi comuni, forse più raccontati che reali, che vogliono Venezia città museo, imbalsamata e quindi morta. Il tutto a favore di una Venezia giovane e dei giovani, una città che crea futuro, un futuro di cui continua ad essere riferimento vitalissimo e non solo esempio storico.
Non è un caso se a promuovere art night Venezia sia una Università, quella di Ca’ Foscari, Università che negli ultimi tempi si è messa a dialogare sistematicamente con tutte le istituzioni cittadine e allo stesso tempo ha esponenzialmente aumentato non solo la progettazione ma anche la realizzazione di eventi culturali.

E’ online il sito internet dedicato alla manifestazione con mappa ed elenco degli enti coinvolti e le attività da loro organizzate in occasione di art night venezia : http://virgo.unive.it/artnightvenezia/

A Reggiolo il 2 Luglio

Reggio al padiglione Italia

Un fotografo reggiano, Bruno Cattani, a tener alto il nome reggiano al padiglione Italia. Belle fotografie, se sente la scuola di Ghirri, ma con una dose di poesia nostalgica. Questa la mia foto preferita :

venerdì 17 giugno 2011

Padiglione Italia

Tante le polemiche sul padiglione Italia dal momento che la scelta curatoriale è caduta su Vittorio Sgarbi. Il bello della Biennale è che tutto è concesso. E le polemiche sono certe in ogni caso.
Del padiglione si è detto molto.  Segue un principio innovativo: chiedere ad intellettuali in capi diversi del sapere di fare il nome di un artista contemporaneo, a loro giudizio, meritevole. Questo senza ulteriori filtri (ma ad onor del vero con qualche "infiltrato"). 
Il padiglione è una sorta di enciclopedia, uni stato delle cose nell’arte contemporanea in Italia.
Mostra una iper ricchezza di idee, modi, stimoli diversi e involontariamente è un’allegoria straordinaria della ricchezza ma anche della confusione totale del nostro paese. La ridondanza, il troppo che stanca e affatica la visione è lo stresso fastidio dei media, della politica, della vita italian. Questo mi sembra il merito maggiore seppure inconsapevole. Mostra tanto, troppo; chiede pazienza e di guardare per cercare qualcosa. Permette a tutti di trovare qualcosa da salvare o da criticare. Racconta questa Italia in cui la bellezza te la devi andare a cercare; è faticoso, così come lo è il paese ora, ma anche inventivo, vario.
Infastidisce la sovrabbondanza di opere, l’assenza di spazi, ma non credo ci si potesse attendere minimalismo da Sgarbi. Fra le opere, tanti gli omaggi al 150 anniversario. Si nota la cura e lo spazio  per il Museo della Mafia, allestito come  i musei della tortura ad esprimere tutta la critica ad un sistema di violenza e soppraffazione.


Proprio la ricca offerta di spazi a Venezia legati al mondo della moda ed impegnati a esporre e promuovere gli stessi artisti “chic” (Koons, Kapoor, Hirst, Cattelan per fare qualche nome) è stato il fulcro dell’attacco di Vittorio Sgarbi, che dichiara di presentare nel padiglione gli artisti italiani, senza distinguo di quotazioni e mode.

Notte Bianca a Venezia il 18 Giugno

Sabato 18 giugno la Collezione Peggy Guggenheim si unisce alla programmazione di
art night venezia
, la prima notte bianca nella storia della città lagunare. Protagonisti della serata saranno tutti i tradizionali luoghi dell’arte: musei, gallerie, spazi pubblici e privati, insieme alle storiche istituzioni musicali. E la Collezione Peggy Guggenheim non poteva mancare ad un appuntamento del genere, dove, a farla da padrona, è l’arte, anzi le arti. La Collezione si unisce alla programmazione di art night venezia con un ricco programma di visite guidate e laboratori per bambini, fino allo scoccare della mezzanotte.

Dalle 18 alle 24, i visitatori potranno accedere gratuitamente al museo e alla mostra Ileana Sonnabend. Un ritratto italiano, e avranno la possibilità di scoprire la collezione di Peggy Guggenheim, l’esposizione temporanea e il giardino delle sculture Nasher con una serie di visite guidate gratuite, sia in italiano che in inglese, che si svolgeranno con cadenza oraria, dalle 18 alle 23, secondo il calendario a seguire. Per le visite non è necessaria la prenotazione.

giovedì 16 giugno 2011

Biennale on the road 2

Si torna per le strade, a girare per Venezia. Tanto la Biennale si è diffusa nella città-labirinto con naturelazza, dalle zone più turistiche a quelle più nascoste. Accanto ai Magazzini del Sale, alla fine della bella passeggiata lungo la Fondamenta della Zattere, due location interessanti fra gli eventi collaterali della Biennale.IL padiglione della Catlogna e Isole Baleari presenta Mabel palacin 180°l’. L'artista Mabel Palacín, ha spiegato che “le immagini nell’attualità non esistono una sola volta ma sono destinate a riprodursi e a circolare, e su ciò coincidono molte tradizioni: cinema, fotografia, testo ... 180º raccoglie quest’idea partendo da una sola immagine filmata e narrata da diversi punti di vista e racconta molte storie partendo da un’unica immagine”.

A fianco "The future of a Promise" esposizione degli artisti contemporanei del mondo arabo, analizza le promesse sociopolitiche e culturali che definiscono oggi il mondo arabo, ed esamina il modo in cui gli artisti selezionati si rapportano con l’incertezza in uno scenario in rapida evoluzione. Una mostra molto legata all'attualità dei cambiamenti e delle promesse di futuro che stanno cambiando il mondo Arabo.

Bellissimi i locali e iul piccolo museo del Cicolo Canottieri Bucintoro, dove se si ha fortuna, si possono
ascoltare storie di regate e vedere le imbarcazioni storiche. 

Frammenti 6





"Ci sono a Venezia tre luoghi magici e nascosti : uno in Calle dell'Amor degli Amici; un secondo vicino al Ponte delle Meravegie; un terzo in Calle dei Marani a San Geremia in Ghetto. Quando i veneziani (e qualche volta anche i maltesi..) sonos tanchi delle autorità costituite, si recano in questi tre luoghi segreti e aprendo le porte che stanno nel fondo di quelle corti, se ne vanno per sempre in posti bellissimi e in altre storie"

Favola di Venezia - Higo Pratt

Frammenti 5

Un passaggio attraverso una porta aperta.
Un varco verso l'al-di-là.
La soglia del pensiero.
L'espansione della percezione.
L'energia del vuoto.
Il potere ddell'inizio.
Tra è l'esperienza del Divenire.

(presentazione della mostra Tra- The edge of becoming)

mercoledì 15 giugno 2011

Questa sera

Tra - The edge of becoming al Museo Fortuny

 
Al Museo Fortuny, una delle più belle location veneziane, è stata inaugurata la mostra “TRA- edge e becoming”, in bilico fra occidente e oriente gli artisti indagano i vari significati del passaggio, da quello fra vita e morte alla trasformazione. anche la mostra è tutto un divenire, un percorso molto personale.

La prima meraviglia è il palzzo: lo si nota per la bellezza durante l'attraversamento del Canal Grande dal vaporetto, è appartenuto alla famiglia Pesaro, fu poi acquistato da Mariano Fortuny per farne la propria dimora e atelier di fotografia, scenografia e scenotecnica, creazione di tessili, pittura; di tutte queste funzioni esso conserva ambienti e strutture, tappezzerie, collezioni: dalla raccolta dei dipinti, ai preziosi tessuti che rivestono interamente le pareti, alle celebri lampade, tutto testimonia la geniale ispirazione dell’artista, il suo eclettico lavoro – tra sperimentazione, innovazione, qualità altissima di risultato - la sua presenza sulla scena intellettuale e artistica a cavallo tra ‘800 e ‘900. La dimora di un artista e collezionista eclettico, che viene donato al Comune da Henriette, vedova di Mariano, nel 1956 insieme alle collezioni dell'artista.


TRA. EDGE OF BECOMING è una mostra curata nei minimi dettagli che espone più di 300 opere presso Palazzo Fortuny, esplorando i collegamenti trasversali tra luoghi, storia, patrimonio creativo ed esperienza universale. L'esposizione sarà aperta al pubblico fino al  27 novembre 2011.

La mostra trasforma i quattro piani di Palazzo Fortuny in un percorso espositivo dove il dialogo e l'interazione tra le opere, il visitatore e lo spazio stesso è di fondamentale importanza.  Sono esposti alcuni degli artisti più importanti al mondo, come Marina Abramovic, Miquel Barcelò, Eduardo Chilida, Fernand Léger e Kazuo Shiraga. Alcuni artisti hanno realizzato le loro opere appositamente per questa mostra, come Massimo Bartolini, Maurizio Donzelli, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Hiroshi Sugimoto, Kim Soo-Ja, Gunther Uecker e Carl Michael von Hausswolff.

Il titolo della mostra
TRA è stato scelto per i suoi tanti significati. In primo luogo, può essere letto al contrario per formare la parola “art”. Se considerato preposizione, il suo significato è proprio “nel mezzo” ed “ all'interno”, ed evoca allo stesso modo qualcosa che va “oltre” o “in avanti”. TRA è termine di uso comune anche in molte parole del Sanscrito come “mantra”, “tantra”, “yantra”.
TRA mette in relazione l'idea di purificazione attraverso una trasformazione rituale e creativa. Costituisce anche lo spazio tra due dimensioni ed evidenzia il momento di passaggio verso nuove esperienze. In questo senso, TRA si collega anche alla nozione giapponese di “ma” che indica il vuoto, uno spazio positivo tra due oggetti. Il sottotitolo della mostra, EDGE OF BECOMING (“Soglie del divenire”), si riferisce al vuoto che conduce ai possibili poteri dell'energia. TRA. THE EDGE OF BECOMING ricerca l'equilibrio guaritore e l'interazione creativa che spiega ogni inizio.

Biennale : incontri e pareri

L'incontro con la storica dell'arte Maria Sensi della Fondazione Burri di Città di Castello è una splendida occasione che non ci si lascia sfuggire: è la persona idele a cui fare domande e ottenere consigli :


 
1) Padiglione preferito e perchè
"Padiglione britannico (Mike Nelson lo ha trasformato in Büyük Valide Han, un caravanserraglio del XVII secolo dell’area Mercan di Istanbul). Mi è molto piaciuto il collegamento con un precedente lavoro eseguito a Venezia e il fatto di aver messo in rapporto le due maggiori città-emporio del Mediterraneo."

2) Opera preferita e perchè
"Il video di Christian Marclay, “The Clock”, dura 24 ore non stop, ed è un collage di film di tutto il mondo che rimandano all’orario che si sta dipanando nella vita reale."

3) Cosa non perdere a Venezia (un'opera, una mostra, un luogo,...)
"La mostra "TRA Edge of becoming",  ospitata a Palazzo Fortuny, un vero sogno tra opere dello stesso Fortuny e altri artisti di primaria importanza, il tutto in un allestimento davvero magico..."

De Dominicis alla Cà D'Oro



La Cà d’Oro, bellissimo palazzo-museo lascito del collezionista Giorgio Franchetti, insieme alla sua meravigliosa collezione el canal Grandeospita le opere della  prestigiosa collezione Koelliker di Gino De Dominicis.  La mostra fortemente voluta e curata da Sgarbi, è un raffinato gioco di specchi fra due collezionisti e due collezioni, con esiti sorprendenti: l’oro metafisico delle opere di De Dominicis dialoga con l’oro delle cornici e degli sfondi dell’arte antica, in un gioco di richiami affascinate. Gino De Dominicis, artista e filosofo, fuori dagli schemi e con una forte attenzione a temi come l'eternità, il tempo, il mito, l'immortalità.
    

dedominicis2
Con la mostra Teoremi figurativi, Gino De Dominicis parteciperà al Padiglione Italia alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia quale iniziativa speciale a Venezia per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Le opere di De Dominicis saranno esposte all’interno della nobile cornice storica della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro dal 5 giugno al 30 settembre 2011.


martedì 14 giugno 2011

Biennale on the road 1

Ma è per le strade, fra calli, sottoporteghi e palazzi che si fanno scoperte preziose. Come la bella torre “Big Bambù” di Mike e Doug Starn, una torre-scultura in bambù che cresce come un organismo vivente in mezzo alle case di Venezia e sopra cui è possibile salire, mescola arte e architettura. (è vicinissima alla sede della Collezione Peggy Guggenheim).
O nel padiglione di Singapore, nascosto dietro San Marco, in cui si è coccolati sopra e perfino dentrouna nuvola !

Ancora dietro a Palazzo Ducale in San Marco la bellissima idea del padiglione di Taiwan: ricreare gli ambienti, i mondi, i paesaggi attraverso il suono con l'istallazione "The heard and the unherd suoundscape Taiwan" : in comode poltrone, attraverso cuffie è possibile scegliere il panorama sonoro con cui si vuole entrare in contatto: presente o passato. Un'esperienza davvero unica che va oltre il linguaggio.

Cattelan, l'onnipresente

 

AVenezia è presente quasi ovunque, con le sue opere un po' impagliate, con buona pace degli animalisti ed alta ironicità. Ha anche organizzato un party molto esclusivo per la presentazione della sua rivista "Toilet paper". Ecco le opere veneziane. Ne avete altre da segnalare? Attendiamo le vostre info...


Fondazione Prada - Cà Corner della Regina


Elogio del dubbio -Punta della Dogana


 ILLUMinazioni Padiglione centrale
Il mondo vi appertiene - Palazzo Grassi