domenica 26 maggio 2013

Alla Galleria del Premio a Suzzara "Sotto il terremoto"




Un incontro di sguardi,
quello sacro dei santi e quello laico dei lavoratori,
si incrociano alla Galleria del Premio a Suzzara,
complice il terremoto dello scorso anno.

 Sguardi d’estasi,
occhi persi verso l’alto,
come in posa, in attesa di una visione,
attesa che lo straordinario accada, si manifesti.
Un tempo infinito,
fermato, in cui nulla accade,
dove tutto resta sospeso.
Si attende che qualcosa appaia,
... che il trascendente si manifesti.

Bassi gli sguardi di chi lavora,
assorti sull’acqua dei campi di riso per la monda,
occhi che seguono l’ago per cucire,
bassi di stanchezza verso terra al ritorno, verso casa,
socchiusi quasi addormentati,
occhi bassi sul dolore, sul morto.
Bassi nell’attenzione al gesto quotidiano, poco importante, ripetuto nel tempo,
sulla vita che accade, passa, finisce mentre e nonostante il fare.
Occhi vivi,
nel qui,
nell’ora,
nel reale.

Poi si torna ...

Poi si torna,
un po' per nostalgia,
un po' per raccontare.


Arianna Papini Il ritorno di Ulisse