lunedì 31 ottobre 2011

Capodanno indiano a Bologna

Si aprono le celebrazioni di Diwali (दीवाली): in India ma anche in Italia. Diwali (da dipawali, “filare di luci”) è la Festa delle Luci, una delle più popolari festività indiane: secondo il calendario lunare hindu cade nella luna nuova del mese di Kartik, fra ottobre e novembre, e quest’anno cadrà il 5 novembre. Già ora però si inizia a celebrare e anche in Italia si organizzano varie iniziative.
Gli indiani usano scambiarsi regali e augurarsi buona fortuna per il nuovo anno, perché Diwali segna appunto l’inizio dell’anno per
gli hindu, per i sikh e per i giainisti.

Merano wine festival

     MERANO WINEFESTIVAL 2011, UNA VENTESIMA EDIZIONE ANCORA PIÙ INTERNAZIONALE.
Dal 4 al 7 novembre il Merano WineFestival festeggia la Ventesima edizione con numerosi “eventi nell’evento”, dai produttori stranieri da tutto il mondo, alle aziende italiane emergenti, alle degustazioni di vecchie annate.
Per il Ventesimo anno il MERANO WINEFESTIVAL propone solo il meglio dell’enologia italiana e internazionale. Dopo l’avvio tradizionalmente dedicato ai vini bio con bio&dynamica prevista per venerdì 4 novembre, si apre la consueta parata di eccellenze che da sabato 5 a lunedì 7, saranno disponibili i banchi d’assaggio dei produttori selezionati.

Merano WineFestival significa anche food, ovvero materie prime e prodotti unici, talvolta introvabili se non qui. Questa è CULINARIA.
Cento sono gli “artigiani del gusto” che la severa commissione degustatrice del Festival ha ammesso all’evento nell’importante edizione del Ventennale.
Da sabato 5 a lunedì 7 novembre la tensostruttura collegata al Kurhaus accoglierà solo le “chicche” della produzione nazionale in fatto di olio, aceto, pasta, formaggi, salumi e naturalmente cioccolato…
Un vera strada maestra dei sapori italiani suddivisa quest’anno in tre grandi sezioni, Eccellenze – Tradizione & Innovazione – Territorio, per valorizzare al massimo le caratteristiche peculiari delle tante piccole aziende artigiane che sono approdate a Merano grazie all’eccellenza dei loro prodotti.

Pipilotti Rist a Milano

Dal 9 novembre al 18 dicembre 2011 la  Fondazione Nicola Trussardi presenta Parasimpatico, a cura di Massimiliano Gioni, la prima grande mostra personale di Pipilotti Rist in un’istituzione italiana.
A fare da sfondo al nuovo progetto dell’artista svizzera è il Cinema Manzoni, per più di cinquant’anni una delle sale cinematografiche più importanti della città di Milano e chiusa al pubblico dal 2006. 

giovedì 27 ottobre 2011

Fornara al Rosebud

Il 4-5-6 novembre il critico Bruno Fornara ritornerà al Rosebud per un'altra 3 giorni - Il corso di cinema si intitola Appena prima della parola FINE - L'ultima scena, ovvero: come e perchè i film finiscono come finiscono....
 
APPENA PRIMA DELLA PAROLA FINE
Lezioni di Bruno Fornara
VENERDÌ 4 NOVEMBRE
ore 20.30 . I lezione

SABATO 5 NOVEMBRE
ore 15.30 . II lezione

DOMENICA 6 NOVEMBRE
ore 9.30 . III lezione

La fine di un film è il modo con cui il film dice addio al suo spettatore. Le luci si accendono, la storia è finita, il compito è stato svolto. Guardare un bel gruppo di finali di film può renderci spettatori più acuti e arguti. Mettere poi in relazione un finale con altre scene precedenti significa portare a galla il tessuto connettivo di un film. Significa scoprire quel lavoro di costruzione narrativa e di senso che è lo scopo di ogni messinscena (se il regista è un bravo regista e sa il fatto suo). Durante gli incontri, si prendono in esame film classici e film recenti, piccoli e grandi film, ognuno con il suo bel finale: sorprendente, calmo, inquietante, riconciliante, non riconciliato, disperso, ambiguo o univoco. Magnifico l'addio della Gertrud di Dreyer: ultimo film e ultimo finale di un grandissimo regista. Tipico dei film horror è il finale-non-finale (perché con il Male dovremo sempre fare i conti). E memorabile è, come l'inizio, il finale di Quarto potere di Orson Welles. E sono dolci e malinconici e consapevoli i finali del grande Ozu, fatti e rifatti di film in film. E quelli di Mizoguchi..., di Renoir..., di Antonioni..., di Rossellini, Capra, Leisen, Kitano, Chaplin, Lang... Tanti registi, tanti film, altrettanti finali.
Costo di una lezione 10 euro, tre lezioni 25 euro ( i possessori della tessera Amici e Sostenitori pagheranno 8 euro una lezione e 20 euro tre lezioni)

Lettera di Bergonzoni al Teatro Valle

"Ci obbligano a pensare che la cultura e lo spettacolo debbano essere evasione e non
pensiero, coscienza e creazione. Ci obbligano a credere che siano intrattenimento e
passatempo e non cultura, perché non vogliono solo chiudere i teatri ma le teste.
Le anime, le intelligenze. Vogliono chiuderci le idee a suon di mezzi di distrazioni di massa.

La cultura dipende dalla coscienza, dall'arte dell'anima che porta alla metamorfosi, ai
 cambiamenti.

Dobbiamo allevare le nostre teste, le nostre intelligenze a dire NO, a cambiare linguaggi,
a cambiare codici, a far pensiero. Poi parliamo di politica, di amministrazioni,
di manovre, di comuni, di province, di enti. Dopo.
Se siamo arrivati a pensare che investimento è ciò che produce, quindi soprattutto denaro,
è perché non sappiamo investire nell'arte del pensare, dell'inventare, ma siamo sepolti
dall'imitare, parodiare, scherzare, fare il verso. Non dai versi, quelli dei poeti.
Fare il verso. La satira la lascio a due tre grandissimi che la sanno fare.
Per il resto iniziamo a spegnere l'inguardabile, l'orrendo, il solito, il poco.
Cominciamo ad accendere i riflettori per riflettere, sotto le pensiline a pensare.
Si chiamano pensiline perché non ci piove, dobbiamo pensare.
Non è innocuo il vuoto, il niente, il pericoloso. E' pericoloso. E' pericoloso, non è innocuo.
 E' una forma di idiozia, abitua all'assuefazione, abitua ad accontentarsi, a riderci sopra e
intanto ci mettono sotto.
Cosa succede a forza di puppe, di secchioni, di cazzeggio, di parodie?"
da Lettera al Valle di Alessandro Bergonzoni

domenica 23 ottobre 2011

A Modena 4 lezioni sui rapporti fra arte musica rock e pop


Alla Galleria Civica di Modena riprende il corso di avviamento all’arte contemporanea aperto a tutti e rivolto, in particolare, a chi da sempre ritiene di avere una difficoltà, un problema di lettura o di comprensione – o addirittura un rifiuto totale – nei confronti degli esiti più recenti della ricerca artistica.
Le quattro lezioni autunnali saranno dedicate all’analisi dei fecondi rapporti instauratisi – a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta e senza alcuna soluzione di continuità – tra le arti visive e la musica Pop e Rock.
Si vedrà come il linguaggio dell’arte abbia attinto dall’universo della musica giovanile e viceversa, come la videoarte e il videoclip, la pittura e la grafica degli album musicali, la performance e il concerto abbiano più di un punto di contatto e, talvolta, addirittura gli stessi protagonisti.
Le lezioni, ospitate nella sala conferenze della Biblioteca Delfini, piano terra di Palazzo Santa Margherita, gentilmente concessa dalla Biblioteca, saranno tenute dal direttore della Galleria Civica di Modena Marco Pierini con il seguente calendario:

mercoledì 26 ottobre, ore 17.30-19.00
così vicine, così lontane
Le arti visive, la musica Pop e la cultura giovanile

mercoledì 9 novembre, ore 17.30-19.00
una banana firmata Andy Warhol
Le arti visive e la grafica applicata alla musica

mercoledì 16 novembre, ore 17.30-19.00
rock and roll animal
Il concerto come performance

mercoledì 23 novembre, ore 17.30-19.00
emotions in motion
Videoarte e videoclip

sabato 22 ottobre 2011

SUBSONICA TOUR TEATRALE

La band di Torino dal 28 Novembre in concerto in teatro in una veste totalmente inedita
Dopo il tour estivo che ha toccando tutta l’Italia ha fatto ballare più di 200.000 persone, i Subsonica hanno deciso di stupire nuovamente con un progetto inedito: da novembre la band torinese partirà, per la prima volta nella propria carriera, con un tour interamente acustico.

Oltre alle già annunciate 10 date nei teatri del centro – sud Italia, ci sarà un’esclusiva data zero, una sorta di “prova generale” del tour, venerdì 25 novembre al Teatro Alfieri di Asti, un’occasione unica per avere un primo assaggio di questo tour inedito.
La partenza ufficiale del tour sarà  al Teatro Augusteo di Napoli lunedì 28 novembre, per poi continuare nei giorni successivi ad Ascoli Piceno, Cremona, Grosseto, Montecatini Terme, Latina, Ancona, Pescara, Matera, Brindisi.

La band, universalmente nota per i live fisici e adrenalinici, ha deciso di mostrarsi in una nuova veste e di svelare la sua anima più intimista e suggestiva. In questa inedita chiave verranno reinterpretati molti tra i brani più noti del repertorio “storico”, insieme alle canzoni del recente album:  Eden

venerdì 21 ottobre 2011

Teatro: Il senato delle donne

IL SENATO DELLE DONNE - PALAZZO MADAMA - TORINO

IL SENATO DELLE DONNE – MONOLOGHI TEATRALI
a cura di Laura Curino
Fin dalla sua inaugurazione nel 1848 l’aula del Senato prevedeva una tribuna riservata a quelle signore che desideravano assistere alle sedute, un vero e proprio “recinto” che ne preservava l’onorabilità e ne ribadiva il ruolo di semplici spettatrici della vita politica: nonostante le richieste espresse dalle donne lombarde nel 1861, all’indomani dell’annessione della Lombardia, affinché alle donne italiane venissero estesi quei diritti già previsti dal codice austriaco, dovettero passare altri cento anni prima che le donne potessero votare e venissero elette negli organi rappresentativi previsti dalla Costituzione; nel corso di altri cinquant’anni di vita repubblicana, gli italiani hanno visto mano a mano riconosciuta l’uguaglianza delle donne nell’accesso a particolari professioni (polizia, magistratura, ecc.), nella parità giuridica di padre e madre, o nell’assistenza alla maternità.
Nonostante la posizione subalterna di partenza, le donne giocarono un ruolo fondamentale nel processo di unificazione del Paese: sono ormai noti i vivaci e dettagliati resoconti delle sedute, dell’atmosfera e degli eventi storici vissuti in prima persona da Costanza Tapparelli d’Azeglio, moglie del senatore Roberto d’Azeglio, o l’attività politica, apertamente schierata, della nobildonna milanese Cristina Trivulzio di Belgioioso, o i veri e propri reportage “di guerra” della giornalista inglese Jessie White che, al seguito delle truppe garibaldine, raccontò al pubblico anglofono il processo di unificazione nazionale.
Si tratta di figure molto diverse tra loro, quasi tutte però provenienti dalla nobiltà o dalla borghesia, con un’ottima educazione culturale alle spalle, e una chiara coscienza del proprio ruolo, delle proprie aspirazioni e del cambio epocale a cui stavano partecipando.
Palazzo Madama intende ripercorrere con otto letture-monologhi a cura di Laura Curino i percorsi biografici di altrettante donne, italiane e straniere, che hanno vissuto il Risorgimento e contribuito, ognuna in modo diverso, all’Unità del Paese. In ogni appuntamento, accanto a queste figure più note al grande pubblico, si darà voce a un coro di “voci minori” costituito da sarte, insegnanti, fotografe e scienziate che nel corso del secolo e mezzo successivo hanno raccolto il testimone delle loro “sorelle” maggiori attraverso semplici e coraggiose azioni quotidiane: donne vissute tra Otto e Novecento la cui vita viene ricostruita attraverso la raccolta di fonti orali e la ricerca d’archivio, a cui collaboreranno alcuni studenti universitari.
La figura della donna, la sua rappresentazione e i suoi diritti sono oggi più che mai al centro del dibattito generale. La scelta di affidare al teatro la narrazione di queste biografie esemplari deriva da una riflessione sulle potenzialità di uno strumento che più di altri favorisce la condivisione del sapere attraverso la partecipazione emotiva dello spettatore alle vicende interpretate dall’attore: un modo per rispecchiarsi, ricordare e far conoscere al pubblico l’apporto di queste figure femminili che diedero un contributo intellettuale e materiale alla costituzione dell’Italia.

Prossimi appuntamenti:
- 26 ottobre 2011
- 9 novembre 2011
- 14 dicembre 2011

Mostre: il Rinascimento a Roma

Peter Brook in Italia

UN FLAUTO MAGICO DA WOLFGANG AMADEUS MOZART
 

17-27 novembre
Teatro Argentina
h. 21.00 | dom 20 e gio 24 h. 17.00 e 21.00 | dom 27 h. 17.00
Da 40 € a 12 € 
«Vediamo Mozart che ci guarda con un sorriso beffardo, pronto a prendersi gioco di noi e a coglierci impreparati. Lo abbiamo accolto a braccia aperte, con quell’impudenza che nasconde un profondo amore e rispetto per le cose essenziali che ci ha rivelato». Il ritorno nella capitale di Peter Brook avverrà sotto le insegne del teatro musicale: “Un “Flauto magico” da Mozart è un canto alla giovinezza e, al tempo stesso, un compendio dell’arte di questo decano della regia teatrale, profonda nell’interpretazione, quanto essenziale nella realizzazione scenica. L’interesse di Brook per Wolfgang Amadeus Mozart è di lunga data e questo “Flauto” arriva infatti dopo le messe in scena di “Le nozze di Figaro” e “Don Giovanni”. Stavolta però interpreta e reinventa –come ha già fatto per le sue versioni di “Carmen” e “Pelleas e Melisande”–, adattando sia la musica, assieme al compositore e pianista Franck Krawczyk, sia il testo del libretto ricorrendo a Marie-Hélène Estienne, drammaturga nonché sua fedele collaboratrice. Di qui anche il titolo di “Un “Flauto magico” invece di “Il Flauto magico”: non resta che chiedersi come lo abbia riscritto, «Liberamente!» spiega Brook, che con questo spettacolo ha vinto il Premio Molière 2011 per il teatro musicale.
Ritroviamo così il cuore del lavoro teatrale di Brook: la decantazione del testo, il lavoro con e sull’attore, intrapreso dopo essere stato lungamente associato alla Royal Shakespeare Company –periodo di cui merita ricordare produzioni chiave come “King Lear”, “Marat Sade” e “Midsummer Night’s Dream”–, e via via in seguito, quando agli inizi degli anni Settanta approda al Théâtre des Bouffes du Nord a Parigi, che dirige dal 1974.
Su di una scenografia quintessenziale, lontana dagli effetti e dalla solennità del teatro d’opera, sette giovani cantanti e due attori narratori vanno alla ricerca di quanto c’è di ineffabile e intimo nell’ultimo lavoro di Mozart: l’incantesimo del passaggio all’età adulta, il gioco dell’amore e della amicizia, l’epica della fratellanza tra esseri umani. L’accompagnamento del solo pianoforte, permette agli interpreti di entrare nelle pieghe del canto, in un gioco di luci, ombre e reciproche complicità, mentre le atmosfere scanzonate si alternano a quelle misteriose, la schiettezza all’aforisma, e gli oggetti magici, tra cui lo stesso flauto, danno adito a incessanti trasformazioni e repentine sorprese.

martedì 18 ottobre 2011

Ariette e francese: ricevo e segnalo

  

STRANA COSA ALLE ARIETTE
Sabato 22 ottobre alle ore 21,00
al Deposito Attrezzi, Via Rio Marzatore 2781 - 40050 Castello di Serravalle (BO)
in una serata ad inviti
presenteremo in anteprima la versione francese
del nostro ultimo spettacolo "COMPLEANNO DI TERRA lettere segrete"
Se conoscete il francese e/o siete curiosi di partecipare
potete autoinvitarvi
L'ingresso è ovviamente gratuito.
La prenotazione è obbligat oria allo 051.6704373

Paralleli: danza e arte contemporanea

Mentre a Reggio Teatri e Collezione Maramotti propongono l'arte e la danza di Shen Wei, multiforme coreografo, regista, danzatore, pittore, designer, a Roma al Maxxi va in scena un'altra compagnia di danza, a rimarcare questo legame fra arte e danza contemporanea, plasticità, forma, movimento, energia alcuni dei temi di contaminazione fra i due ambiti verso la ricerca.

Reggio Emilia : Giovedì 20 ottobre, ore 19, conversazione tra Shen Wei e la critica di la Repubblica, Leonetta Bentivoglio alla Collezione Maramotti (via Fratelli Cervi 66, Reggio). L’incontro avrà come focus la stretta relazione fra danza e arti visive nel suo percorso di ricerca.
Roma: Early Works – Trisha Brown Dance Company
Early Works - Trisha Brown Dance Company
martedì 18 ottobre, ore 15 e 18
mercoledì 19 ottobre, ore 15 e 18
sabato 22 ottobre, ore 15

Le performance sono programmate in orario di apertura al pubblico e sono accessibili fino ad esaurimento posti con il biglietto del museo.
La durata dello spettacolo è di circa 1 ora
Il programma, realizzato con il Romaeuropa Festival 2011, è una selezione di alcuni tra i più significativi lavori del primo periodo, creati nel momento in cui Trisha Brown, icona della danza contemporanea, oggi acclamata a livello mondiale, fondava la sua compagnia. Gli Early Works presentati risalgono agli anni 1970 – 1974 e sono composti da movimenti apparentemente molto semplici che si combinano fino a diventare coreografie complesse. Nel programma si affiancano alcune prime italiane come Scallops o Leaning Duets e Leaning Duets II – dove la relazione tra equilibrio e disequilibrio viene scomposta e ricomposta – a lavori più conosciuti come Spanish Dance, che usa come colonna sonora la canzone Early Morning Rain nell’interpretazione di Bob Dylan, e Accumulation con musica dei Greateful Dead. Sticks e Figure 8 invece sono concepite come vere e proprie architetture scandite dai corpi dei danzatori.

Teatro delle Passioni: ci piace

Ecco cosa ci piace del programma del Teatro delle Passioni di questa stagione e anche perchè.
E' piaciuto tantissimo la scorsa stagione Vittorio Franceschi, la sua recitazione poetica e toccante senza sbavature nè eccessi, il suo testo vitale e profondo. Lo si può rivedere quest'anno in Finale di partita, sapendo che si va incontro ad un testo di Samuel Beckett.



Il regista Castri affronta qui per la prima volta un testo del celebre drammaturgo irlandese.
Finale di partita, capolavoro del teatro di Samuel Beckett, deriva il titolo da una mossa del gioco degli scacchi. L'analogia tra il contenuto del testo e il gioco è stata espressa dallo stesso autore, che ne era un appassionato giocatore. Protagonisti in scena Hamm, cieco e condannato a trascorrere i suoi giorni su una sedia a rotelle e Clov, il suo servo. I due vivono un rapporto conflittuale, in cui si consumano continui litigi, ma anche una reciproca dipendenza. Clov vive nell’eterna tentazione di andarsene, ma pare non esserne capace. L’incalzante botta e risposta tra l’anziano Hamm e il suo servitore, che costituisce l'ordito più evidente della trama del testo, sembra un infinito alternarsi di mossa e contromossa scacchistica. Lo stesso Beckett, nel corso di alcune prove dello spettacolo allo Schiller Theater di Berlino, spiegò: "Hamm è il re in questa partita a scacchi persa fin dall'inizio. Nel finale fa delle mosse senza senso che soltanto un cattivo giocatore farebbe. Un bravo giocatore avrebbe già rinunciato da tempo. Sta soltanto cercando di rinviare la fine inevitabile".


Se in Aspettando Godot si riesce ad intravedere un’ambientazione quasi realistica – un albero, una strada di campagna – Finale di partita si svolge in uno scenario che oggi potremmo definire post-atomico: tutto lascia presagire che sia avvenuta una catastrofe che ha cancellato pressochè ogni traccia di vita sulla terra.
La stanza in cui si consuma Finale di partita è stata paragonata da alcuni critici come l’interno di una cavità cranica, per le alte due finestre centrali che potrebbero ricordare le cavità oculari. Altre letture hanno lasciato intendere che la scena sia in realtà l’interno di una grande arca che sta solcando il pianeta all’indomani di un nuovo diluvio esiziale.

Teatro delle Passioni Modena : Programma

Teatro delle Passioni
Viale Carlo Sigonio, 382
 41100 Modena
Tel. 059- 301880 - biglietteria telefonica 059/2136021 lunedì/venerdì ore 9/13
La stagione inizia il 2 novembre 2011.


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CARTELLONE

L'UOMO DELLA SABBIA

Capriccio alla maniera di Hoffmann
di Consuelo Battiston, Gianni Farina, Alessandro Miele
regia Gianni Farina
musiche Stefano De Ponti
con Consuelo Battiston, Alessandro Miele, Francesco Ferri Tamara Balducci, Mauro Milone, Tolja Djockovitch
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Menoventi, Programma Cultura dell’Unione Europea nell’ambito del Progetto Prospero
dal 2 nov 2011 al 6 nov 2011 e il 8 nov 2011


FINALE DI PARTITA

Una produzione ERT
di Samuel Beckett
regia Massimo Castri
con Vittorio Franceschi, Milutin Dapcevic, Diana Hobel, Antonio Giuseppe Peligra
scene e costumi Maurizio Balò
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma, Teatro Metastasio Stabile della Toscana
dal 22 nov 2011 al 29 nov 2011


FREDDO

di Lars Norén
traduzione Annuska Palme Sanavio
regia Marco Plini
scene e costumi Claudia Calvaresi
con Angelo Di Genio, Michele Di Giacomo, Alessandro Lussiana, Federico Manfredi
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
dal 6 dic 2011 al 11 dic 2011 e dal 13 dic 2011 al 14 dic 2011


DUE LUPI

da Il grande quaderno di Agota Kristof prima parte de La trilogia della Città di K.
regia, coreografia, scene, luci Virgilio Sieni
con Luisa Pasello e Silvia Pasello
produzione Fondazione Pontedera Teatro
dal 16 dic 2011 al 17 dic 2011


KARAMAZOV

Una produzione ERT in scena
liberamente tratto da I Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij testo e regia César Brie
con César Brie, Mia Fabbri, Daniele Cavone Felicioni,
Gabriele Ciavarra, Clelia Cicero, Manuela De Meo, Giacomo Ferraù, Vincenzo Occhionero, Pietro Traldi, Adalgisa Vavassori
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione

dal 21 gen 2012 al 22 gen 2012, dal 24 gen 2012 al 29 gen 2012, dal 31 gen 2012 al 5 feb 2012 e dal 7 feb 2012 al 12 feb 2012


REMAKE

Un racconto di tempesta
di Myriam Tanant
regia Myriam Tanant
con Giulia Lazzarini e Maria Alberta Navello
scene Francesco Fassone
costumi Brigida Sacerdoti
musiche Matteo Curallo
luci Antonio Merola
assistente alla regia Emiliano Bronzino
produzione Fondazione Teatro Piemonte Europa
sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionaleprogramma europeo di cooperazione transfrontaliera Alcotra 2007 – 2013 / progetto
“Gli Scavalcamontagne”

dal 24 feb 2012 al 26 feb 2012


UBU ROI

di Alfred Jarry
regia Roberto Latini
con Sebastian Barbalan, Lorenzo Berti, Fabiana Gabanini,
Roberto Latini, Ciro Masella, Savino Paparella, Simone Perinelli, Marco Vergani
scena Luca Baldini
produzione Teatro Metastasio Stabile della Toscana
in collaborazione con Libero Fortebraccio Teatro

dal 1 mar 2012 al 3 mar 2012


DURAMADRE

di Riccardo Spagnulo
regia, spazio,scene Licia Lanera
con Mino Decataldo, Licia Lanera, Maria Luisa Longo, Simone Scibilia, Riccardo Spagnulo
disegno luci Vincent Longuemare
produzione Fibre Parallele
in coproduzione con Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria e Festival Operaestate di Bassano del Grappa
con il contributo di Regione Puglia
con il sostegno di Res Extensa, Es. Terni Festival, PimOff

dal 16 mar 2012 al 17 mar 2012


RUMORE DI ACQUE

ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari
testo e regia Marco Martinelli
in scena Alessandro Renda
musiche originali eseguite dal vivo Fratelli Mancuso
spazio, luci, costumi Ermanna Montanari, Enrico Isola
produzione Teatro delle Albe
coproduzione Ravenna Festival, Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, “Circuito del Mito” della Regione Siciliana, Sensi Contemporanei

dal 22 mar 2012 al 24 mar 2012


THE END

di Valeria Raimondi e Enrico Castellani
con Valeria Raimondi
e con Enrico Castellani, Ettore Castellani, Ilaria Dalle Donne e Luca Scotton
collaborazione artistica Vincenzo Todesco
scene Babilonia Teatri/Gianni Volpe
luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton
costumi Babilonia Teatri/Franca Piccoli
produzione Babilonia Teatri, CRT Centro di Ricerca per il Teatro
in collaborazione con Operaestate Festival Veneto e Santarcangelo 40
con il sostegno di Viva Opera Circus

dal 12 apr 2012 al 14 apr 2012