domenica 4 settembre 2011

Estate 5


Palermo e l’ineluttabile.
È come se tutto lo splendore passato fosse la causa logica del declino di oggi.
Il prezzo dei palazzi restaurati come gioielli sono le palazzine mezze crollate sotto i bombardamenti e mezze abitate; le piazze ingombre di immondizia equilibrano le ville, piazze come splendidi giardini arabi;
il degrado e lo squallore come il prezzo per la bellezza raffinata, il prestigio, la cultura.

 


Così come allo splendore dei mosaici della Cappella Palatina , che celebra il secolo magico in cui musulmani e cristiani convivevano pacificamente, un pieno di senso e non solo di splendore, a cui fa da contrappunto il tufo spoglio, quasi luminoso e spirituale dei chiostri normanni, da San Giovanni degli Eremiti a San Cataldo. Spoglio e opulento, oro e luce su pietra nuda, pulizia e degrado si specchiamo e si bilanciano uno nell’altro in questa città .

I continui rimandi all’Islam , alle costruzioni arabe, nei decori ma anche nelle soluzioni costruttive parla di possibilità, là dove uno scambio, un dialogo c’è stato.
Chiese e Moschee, palazzi e mercati creano l'anima della città.

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