lunedì 20 febbraio 2012

A Correggio domani un tram che si chiama desiderio

TEATRO ASIOLI  Correggio

stagione 2011/2012


martedì 21 – mercoledì 22 febbraio 2012
ore 21

Emilia Romagna Teatro Fondazione / Teatro Stabile di Catania
UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO
di TENNESSEE WILLIAMS
traduzione Masolino D’Amico
regia ANTONIO LATELLA
 
con Laura Marinoni, Vinicio Marchioni
Elisabetta Valgoi, Giuseppe Lanino, Annibale Pavone, Rosario Tedesco

scene Annelisa Zaccheria
costumi Fabio Sonnino
luci Robert John Resteghini
suono Franco Visioli
Al Teatro Asioli di Correggio prosegue martedì 21 e mercoledì 22 febbraio (ore 21) la stagione di prosa con Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams (nella traduzione di Masolino D’Amico), uno spettacolo prodotto da Ert e Stabile di Catania con la regia di Antonio Latella; interpreti principali sono Laura Marinoni (Blanche) e Vinicio Marchioni (Stanley).
Il testo, scritto nel 1947, racconta la via crucis di una donna profondamente segnata da un trauma che l’ha fatta scivolare nel baratro dell’alcolismo e della ninfomania. Ultima erede di una famiglia caduta in rovina, Blanche è costretta ad abbandonare la città in cui è cresciuta nella ricchezza e negli agi per sfuggire alla vergogna e ai debiti. È così che arriva a New Orleans, dove la sorella Stella vive con il marito Stanley, un giovane immigrato polacco dai modi burberi e violenti. Nella casa fatiscente di via dei Campi Elisi la coppia conduce un’esistenza felice anche se estremamente povera, molto lontana dalle sofisticatezze snob e aristocratiche di Blanche. La sua presenza infatti scatena fin da subito tensioni e conflitti che spezzano il suo già fragile equilibrio. Naufragata la speranza di sposare Mitch, un amico di Stanley, subisce la violenza del cognato e ripiega nella pazzia come atto estremo di salvezza.
Un tram che si chiama desiderio non è soltanto un viaggio introspettivo nella mente di una donna ferita ma anche la fotografia di un conflitto tra due mondi inconciliabili: l’uno, aristocratico e decadente
che si ostina a vivere nell’illusione di un passato glorioso (Blanche); l’altro, proletario e rampante che cavalca con fierezza il sogno americano (Stanley). Williams ambienta questo scontro all’interno di una società in pieno mutamento all’indomani della seconda guerra mondiale, descrivendone vizi e illusioni in graduale disfacimento. Ma soprattutto racconta l’America puritana, il Sud integralista in cui è cresciuto e che è stato teatro di uno degli eventi più tristi della sua vita: la tragica vicenda di Rose, sorella a cui era molto legato, che la madre, una fervente puritana, sottopose ad un intervento di lobotomia.
Laura Marinoni, qui impegnata in una performance indimenticabile, è una fra le più importanti attrici italiane. Vinicio Marchioni, dopo il successo della serie Romanzo Criminale e dei suoi ruoli cinematografici (20 sigarette, Sulla strada di casa, Scialla!...), torna al teatro dove aveva già lavorato con Ronconi, Latini e altri.
La potente messinscena di Antonio Latella (regista ormai tra i più apprezzati in Europa), tra mobili scheletrici, luci forti e ombre profonde, musiche dolci e rock selvaggio, traduce in immagini fortemente emotive i contrasti che, tra i personaggi e nella mente della protagonista, porteranno Blanche alla pazzia: animalità e cultura, amore e morte, desiderio e coscienza, libertà e perbenismo.

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