giovedì 8 settembre 2011

Mantova Festival Letteratura: prima giornata


Mercoledì 7 Settembre giornata di apertura del Festival Letteratura a Mantova, fra i brindisi per l’inizio della quindicesima edizione.  Diversi gli spunti e i punti forti della giornata, prima fra tutti l’irruenza rivoluzionaria di Don Andrea Gallo che ha arringato il pubblico esortandolo a ritrovare la via dell’impegno, incitando all’entusiasmo contro l’indifferenza. Un richiamo alla responsabilità di tutti sullo stato delle cose.
A seguire la lezione di Alessandro Baricco su Benjamin si è trasformata in una sorta di gioca di enfasi oratoria, fra la morte della narrazione collettiva e l’affermarsi di quella individuale, ma non riesce a convincere a pieno e ad evitare di entrare in contraddizioni.
Interessante la presentazione di un altro giallista di punta a casa Sellerio, lo svizzero Martin Suter, riservato e misurato, intervistato da un Pietro Dorfles molto loquace.
In serata ha debuttato lo spettacolo di Roberto Abbiati “Lo stampatore Zollinger”, dal romanzo di Pablo D’Ors, prodotto da I Teatri di Reggio. Una lunga fila aspettava paziente davanti al Conservatorio Campiani  di poter assistere allo spettacolo.  In coda fra il pubblico anche Bruno Gambarotta e lo stesso Pablo D’Ors.
Lo spettacolo racconta in modo surreale e poetico le avventure del giovane August Zollinger che, fra incontri, amori, casualità, realizzerà il suo sogno di fare il tipografo. Roberto Abbiati è il protagonista, tenero, impacciato, quasi sempre silenzioso e con una  mimica straordinaria e poetica. A raccontare la storia, in veste di narratore,  è Marino Zerbin, splendido caratterista che mescola racconto e dialetto milanese. In scena anche le macchine d’invenzione, poetiche rivisitazioni degli attrezzi di stamperia, inventate dallo stesso Abbiati.
Poco felice e pure un po' scontato a inzio Settembre il tema scuola fra memoria e come dovrebbe essere. Le lezioni di lavagne sembrano corsi di ripetizione in piazza sotto il sole. Si ha già nostalgia di una scuola pubblica che si sta sgretolando?
Invece inaspettatamente in bilico fra ironia e provocazione la biblioteca di fantascienza, una sorta di biblioteca dei classici dei futuro, con autori insospettabili a sorpresa anche del nostro passato non recente.

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