venerdì 27 maggio 2011

Aspettando Venezia 5: ossessioni

Ebbene si, la curiosità che viene ad andare ad eventi come Venezia è quella dei volti. Una curiosità a tratti morbosa. In genere dell'artista si vede l'opera, non il viso. Invece a Venezia gli artisti sono ben contenti di metterci la faccia e per la prima volta ho il terrore che mi passi a fianco qualcuno di importante e di non riconoscerlo. Per la prima volta mi chiedo quale sia il volto dietro alle opere. Non riconoscerli mi sembra un po' uno spreco. Così mi metto a cercare le foto, i fantomatici visi a lungo sconosciuti.

venerdì 20 maggio 2011

Libri a Modena


LIBRIAMODENA è la fortunata rassegna di editoria modenese giunta ormai alla decima edizione.
Un appuntamento imperdibile per gli amanti del libro e della lettura, che vedrà riunite tutte assieme, in una grande libreria all'aperto, le pubblicazioni delle case editrici aderenti all'Associazione Editori Modenesi.
Alla manifestazione parteciperanno una quindicina di case editrici e di diverse associazioni culturali del territorio che, all'interno della propria attività, producono libri e pubblicazioni in genere.
I visitatori avranno la possibilità di passeggiare tra gli stand degli espositori, sfogliare le centinaia di volumi esposti sulle bancarelle, acquistare a prezzo scontato libri da leggere o da regalare, scegliendo tra un vastissimo ventaglio di proposte: dalla storia locale alla gastronomia, dalla poesia ai romanzi, dai volumi fotografici ai libri per ragazzi, dalle guide del territorio ai saggi... Un'occasione unica per scoprire una realtà culturale spesso sconosciuta al grande pubblico e per avvicinarsi a una produzione editoriale ricchissima di libri di qualità, alcuni dei quali verranno presentati nell'ambito della manifestazione, offrendo ai lettori la possibilità di incontrare e conversare con gli autori. 
Il 21 e il 22 Maggio dalle 9 alle 20 in Piazza Grande a Modena

giovedì 19 maggio 2011

Wow a Scandiano

Water makes Money

Vi segnalo il seguente incontro -proiezione di QUESTA SERA per arrivare al referendum informati.


Dal sito della Casbah a Pegognaga:

Nella Sala Civica di Pegognaga, alle ore 20.45 QUESTA SERA , verrà proiettato un dvd che descrive come funzionano le “macchine crea soldi” delle aziende, e illustra la realtà dei casi in cui l’acqua è tornata nelle mani del pubblico, come in Francia e in città tedesche come Berlino e Braunschweig.
In Italia gli effetti delle privatizzazioni sono sotto gli occhi di tutti: aumenti delle tariffe, nessuna riduzione delle perdite, drastico peggioramento della qualità del servizio. Spesso non le chiamano privatizzazioni, ma “liberalizzazioni” o “partenariato pubblico-privato”…….. Dicono che faranno investimenti per le infrastrutture, ma i dati mostrano il contrario.

mercoledì 18 maggio 2011

Aspettando Venezia 4 : 54 Biennale d'arte

Mi ha lasciata perplessa la comunicazione del Leone d'oro alla carriera. Due i vincitori. Lo sculture Frank West - artista che lega le sue opere al concetto di protesi e di interazione e che arriva fino al design con istallazioni che diventano arredo urbano o opere che presuppongono l'interazione dello spettatore.
L'artista americana Eleine Sturtevant -  famosa "ri-pittrice" che ha ripetuto opere degli artisti americani americani degli anni '60 e '70:  Stella, Lichtenstein, Johns e Warhol per fare qualche nome. Un lavoro che ripete gli altri per far riflettere sul concetto di autore e riproducibilità nell'arte -





Preferisco Kiefer e Schnabel... vi farò sapere se cambio idea...

Gassman si racconta

Nel pomeriggio l’incontro della compagnia con stampa e pubblico. Gassman ha spiegato le difficoltà del suo doppio ruolo – è il regista e Roman,  il protagonista –“In realtà è più difficile per la compagnia che per me: devono provare con un simulacro d’attore che mi sostituisce. La compagnia mi sostiene: è mista, formata da attori che hanno già lavorato con me e sanno muoversi, mentre gli altri sono stati scelti con provini in strettissima attinenza con il personaggio”
E svela un piccolo trucco “lo schermo – spiega- aiuta gli attori a stare dentro la storia: non si vede il pubblico, lo si dimentica ma se ne percepisce l’odore”. Ma agli attori preme anche puntualizzare che "In Italia vivono e lavorano 1.400.000 rumeni circa, la maggior parte svolge lavori  legali e sono bene integrati nella comunità".

martedì 17 maggio 2011

Roman e il suo cucciolo - recensione


Si entra in sala in penombra, uno schermo occupa l’intera scena, scorre un filmato, un quartiere periferico, palazzi alveare, un’autostrada: un degrado che racconta già un’umanità di confine. Dietro al velo-schermo, un’ appartamento fatiscente, tv sempre accesa. Così inizia “Roman e il suo cucciolo” per la regia di Alessandro Gassman al Teatro Storchi di Modena., vincitore del pemio Ubu come miglior spettacolo 2010. Un po' lo spettacolo di tutti hannoo parlato quest'anno, nel bene o nel male. Roman, scappato dalla Romania di Ceausesu non si è mai realmente integrato. E’ costretto allo spaccio per garantire al figlio adolescente, il cucciolo, educazione e sicurezza ma sogna per lui un futuro di integrazione ed un lavoro legale. Cerca un rapporto amichevole e sincero, non  nasconde al figlio i suoi commerci o le difficoltà della vita,  ma finisce sempre col cadere nell’aggressività e nell’incapacità di esprimere affetto. Il cucciolo, sensibile circondato da violenza ed esempi negativi, desidera essere integrato, si vergogna e sfugge le sue origini; scrive e in quello sogna il suo futuro. Il suo modello è Che, ambiguo intellettuale tossicodipendente che alla prova dei fatti si rivela solo un’opportunista. Per il fragile Cucciolo è il crollo di ogni ideale positivo, a cui non resta che il mondo della droga paterno. Roman vede nella tossicodipendenza del figlio la prova del suo fallimento anche come padre e l’impossibilità di riscatto; non gli resta che il suicidio, in un estremo tentativo di prendere il male su di sé e allontanare la droga dalla vita del figlio.  La recitazione iperealistica e la regia attenta assicurano sempre una visone lucida, lontana da patetismi. Spicca il bravo Manrico Gammarota e la sensibile interpretazione del giovane Giovanni Anzaldo, premio Ubu come miglior attore under 30. Un teatro che strizza all’occhio al cinema, contaminandosi, avvicinando uno spettatore diverso, ma non solo: un’abile e attenta regia che fa dialogare scena e immagini, giocando con il potere evocativo del grande schermo che sottolinea i momenti cardine della narrazione. Resta indelebile la scena dell’espiazione-esecuzione di Roman: proiettata a ralenty e ingigantita la sua caduta. Proprio questa sensibilità nuova mi sembra il motivo del premio e devo ammettere che Gassman alla regia ha davvero qualcosa da dire, un punto di vista e un modo nuovo e personale di farci vedere la storia. Preferisco il regista all'attore. Altro elemento forte è la lingua scelta da Edoardo Erba per l’adattamento del testo di Reinaldo Povod: una lingua volutamente grezza, volgare, violenta fortemente caratterizzata che imita la cadenza e la velocità l’italiano degli immigrati rumeni. Una lingua mimetica di una realtà degradata, fastidiosa ed aggressiva che non è stata accettata da tutto il pubblico, brutale come i personaggi e il loro ambiente. Più di uno, infastidito, ha lasciato la sala: peccato.
Gassman sceglie una drammaturgia che indaga la contemporaneità, il dramma dell’immigrazione visto da dentro, mostrandone tutta l’umanità. Un’ostilità che, entrando nella storia, diventa comprensione, un racconto che obbliga a guardare una realtà che fingiamo di non vedere. Lo spettacolo ha  il patrocinio di Amnesty International.

De Gustibus a Parma

Torna questo fine settimana DeGustibus a Parma, nello splendido parco di Villa Malenchini a Carignano.

Apre i battenti la sesta edizione della mostra/mercato riservata ai piccoli produttori della migliore tradizione enogastronomica nazionale ed al pubblico degli appassionati gourmand.

Una grande area – il parco secolare di Villa Malenchini - all’interno della quale sono organizzati una serie di spazi ‘en plen air’ dove, accanto all’area espositivo-commerciale dedicata ai ‘must’ della produzione enogastronomica nazionale trovano spazio anche prestigiosi accessori e complementi per la tavola e la casa e curiosità. Non mancano le opportunità di abbinamento fra buona tavola e cultura, fra il buon bere, l’ambiente ed il turismo.
Due giornate veramente all’insegna del gusto per la qualità della vita, in cucina e non solo.

lunedì 16 maggio 2011

20 maggio : i giovani del jazz a Correggio

VENERDI’ 20 MAGGIO 2011
ore 21
FRANCESCO CAFISO & DINO RUBINO

“Travel Dialogues”

Francesco Cafiso – sax  alto; Dino Rubino – pianoforte, tromba

MATTIA CIGALINI QUINTET
feat. TULLIO DE PISCOPO & MARCO TAMBURINI

“Arriving Soon”

Mattia Cigalini – sax alto; Marco Tamburini – tromba; Andrea Pozza – pianoforte;
Riccardo Fioravanti – contrabbasso; Tullio De Piscopo – batteria
Ingresso euro 15 - 12

Una serata nel segno dei due ‘giovani leoni’ italiani del sax, perfettamente coetanei (Cafiso è nato in provincia di Ragusa nel 1989, Cigalini lo stesso anno in provincia di Piacenza) ma dalla parabola musicale che ha seguito rotte assai diverse.
Le prodezze giovanili di Cafiso hanno avuto un tale risalto internazionale da lanciare la sua carriera verso esperienze estremamente altolocate: con Wynton Marsalis e gli altri della sua famiglia musicale, Hank Jones, Cedar Walton, Jimmy Cobb, Ben Riley, Joe Lovano, Enrico Rava… Da qualche tempo le prove di Cafiso dimostrano una personalità in via di crescita e ridefinizione. Ne è splendido esempio il duo con Dino Rubino, da poco affidato al disco Travel Dialogues. Cafiso e Rubino trovano una rara intesa tra il vocabolario jazzistico e il melos italiano, abbondando nel secondo senza mai venire meno all’essenza del primo.
Enfant prodige lo è stato anche Cigalini, seppur con meno clamore internazionale (ma adesso è già un beniamino del pubblico nipponico). Al sassofonista piacentino è bastato il disco d’esordio da leader (Arriving Soon) per affermare il proprio talento naturale, la potenza del suo suono e l’impositività del suo fraseggio: un approccio esuberante ed effervescente alla tradizione hard bop, con un quintetto pressoché identico a quello con cui si esibirà a Crossroads. Quella di Cigalini è musica fatta col cuore, di bruciante necessità ed espressività, sorretta da una tecnica che va oltre gli aggettivi superlativi.

Mario Brunello e Giovanna Zucconi: conversazione con musica

Sabato 21 maggio, al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, ore 18 (ingresso libero fino ad esaurimento dei posti), Giovanna Zucconi riprende, con Mario Brunello, il filo del discorso già avviato di recente alla Biennale della Democrazia di Torino e ad Antiruggine, il centro culturale alternativo creato dallo stesso Mario Brunello in un capannone dismesso a Castelfranco Veneto

Ma a Reggio Emilia, assieme ai due interlocutori, ci sarà anche l'Orchestra d'archi italiana, che suonerà alcuni brani dal quartetto op.95 di Beethoven, per quello che si annuncia un pomeriggio di parole, domande, riflessioni, musica e (forse) qualche risposta...

Inizia in questo modo il programma di avvicinamento al Concorso Internazionale per Quartetto d'Archi, che prevede l'assegnazione del Premio in memoria di Paolo Borciani, che tra il 12 e il 19 giugno 2011 porterà a Reggio Emilia 23 quartetti di giovanissimi musicisti provenienti da tutto il mondo per una competizione, giunta alla sua nona edizione, organizzata dalla Fondazione I Teatri con il supporto di Max Mara, che nella città di Reggio Emilia ha la propria sede.

Che cosa succederà mai quando la musica per un quartetto si allarga ad un'orchestra e al suo (unico) direttore? Luciano Berio, compositore, scriveva: "Penso che non esista un insieme strumentale che sia stato penetrato tanto profondamente dal pensiero musicale quanto il Quartetto d'Archi. È infatti attraverso di esso che il vascello della musica ha gettato lo scandaglio nei mari più profondi. Dopo quasi 250 anni di vita esso continua a non essere riducibile alla somma dei suoi componenti e si presenta a noi, invece, come uno strumento la cui dialettica fra individualità ed unanimità, fra autonomia e omogeneità, sembra porsi come paradigma di una società ideale".

Siamo davvero nel migliore dei mondi possibili? Non resta che venire alla Cavallerizza e scoprirlo...

sabato 14 maggio 2011

Notte dei musei

Fra le varie proposte de " La notte dei musei" oggi scegliamo la mostra di Chagall a Verona.
Questo il programma Veronese:
La Notte dei Musei
a Verona
sabato 14 maggio 2011
dalle 19.00 alle 01.00

Il Comune di Verona aderisce per il terzo anno alla Notte dei Musei, manifestazione nata nel 2005 su idea del Ministero della Cultura e della Comunicazione francese.
Pensata per avvicinare un nuovo pubblico all'ambiente dei musei attraverso attività appositamente organizzate per questo evento,  la Notte dei Musei consente al visitatore di dialogare con le collezioni permanenti  senza dover pensare agli orari di chiusura.

Le iniziative in programma a Verona sono:

Museo di Storia NaturaleLungadige Porta Vittoria, 9 




> dalle ore 19.30 alle ore 22.30 (turni da 30 min. cad)
   Laboratorio Pongolandia  per bambini dai 5 agli 11 anni

n> ore 20.30, 21.00, 21.30, 22.00, 22.30, 23.00
   Visite accompagnate alle sale espositive del Museo
   per tutti (durata 60 min. circa)

> ore 21.00, 22.00, 23.00, 24.00
   Gli scavi a Bolca e le nuove scoperte 
   per tutti (durata 30 min. circa)
  
Centro Internazionale
di Fotografia Scavi Scaligeri

Cortile del Tribunale





c> ore 19.00: Era una notte buia e tempestosa...
  
laboratorio didattico  per bambini dai 4 ai 10 anni correlato alla mostra di Gianluigi Colin
  CRONOS. Quel che resta della memoria e visita guidata alla mostra

> ore 21.00: reading dedicato all’esposizione di Gianluigi Colin
   Quel che resta della memoria, in collaborazione con il Circolo dei Lettori

> ore 22.30: visita guidata alla mostra  CRONOS. Quel che resta della memoria

 Galleria d’arte Moderna  Palazzo Fortivolto Due Mori, 4 (Corso Sant’Anastasia)




u
> dalle ore 19.00 alle ore 23.00
 CHAGALL. Il mondo sottosopra
La Galleria, come accompagnatore silenzioso,
suggerisce percorsi, chiavi di lettura, approfondimenti,
curiosità e divagazioni sul mondo sottosopra di Marc Chagall

Ex Arsenale austriacoPiazza Arsenale




Verona dagli Asburgo al Risorgimento> Verona dagli Asburgo al Regno d’Italia
    visita alla mostra del Museo del Risorgimento di Verona    La Direzione Musei e Monumenti  offre la possibilità di rivedere,
   dopo quarant'anni dalla chiusura, il Museo del Risorgimento di Verona
   con una selezione di oggetti esposti in mostra presso
   l'ex Arsenale austriaco (palazzina 20/1)
> ore 22.00: incontro musicale con il Corpo Bandistico di Sona.


martedì 10 maggio 2011

libri

Per ogni art addicted che si rispetti, o più semplicemente per approfondire discorsi e contenuti della mostra in apertura presso la collezione Peggy Guggenheim, due biografie su queste due donne che tanta arte hanno vissuto.



Una differenza importante: quella di Peggy Guggenheim è un'autobiografia. Nella lingua scritta, decisa, con pochi fronzoli e diretta emerge tutta la forza e lo spirito concreto e battagliero della donna, ma anche lunghi e noiosi elenchi di persone, amici, località, incontri con pochi chiarimenti per il lettore.


Aspettando Venezia 3: Peggy Guggenheim

Chi meglio di Peggy Guggenheim, eccentrica, amante dell'arte, degli artisti e di Venezia, mecenate e collezionista a raccontare una collezione, ma anche lo splendido Palazzo Venier dei Leoni - trasformato in museo, ma dove ancora  si sente l'anima e l'ospitalità della proprietaria. Una collezione autentica, dettata dalla passione e non da interesse economico. Si affianca, con inaugurazione il 29 Maggio, una mostra dedicata ad un altra donna dell'arte contemporanea, molto vicina a Peggy, come lei innamorata dell'Italia, come lei di origini ebraiche, come lei in viaggio fra America e Europa. Un avvicente parallelo tutto al femminile.


Ileana Sonnabend
  

si somigliano quasi (sopra Peggy Guggenheim) 


Ileana Sonnabend vista da Andy Wahrol
Secondo me anche nelle foto sembrano avere qualcosa in comune.
Dal sito della Peggy Guggenheim Collection:
ILEANA SONNABEND. UN RITRATTO ITALIANO
 29 maggio - 2 ottobre, 2011

sonnabend

Michelangelo Pistoletto, Uomo seduto, 1963

Ileana Sonnabend (Bucarest 1914 – New York 2007), gallerista e collezionista, fu la prima moglie di Leo Castelli. La mostra si focalizza sulla componente italiana della Collezione Sonnabend, non pittura e scultura esclusivamente italiane, bensì opere di artisti internazionali la cui arte rimanda a tradizioni e paesaggi italiani. Filo conduttore dell’esposizione è l’amore di Ileana Sonnabend per l’Italia, espresso nel corso di un’intera vita dedita al collezionismo. In mostra un ricchissimo nucleo di opere costituito da dipinti, sculture e fotografie di grandi artisti italiani e internazionali. Insieme ai grandi maestri dell’arte povera come Pistoletto, Paolini, Zorio, Calzolari, Merz e Anselmo, saranno presenti lavori di Fontana, Rotella, Ontani e degli esponenti della Pop Art italiana Festa e Schifano. Non mancheranno artisti americani come Twombly, Haas, Morris e Koons, e fotografi internazionali come Höfer, Esser, Sugimoto e i Becher.

Sito: http://www.guggenheim-venice.it/

lunedì 9 maggio 2011

Libri: arte contemporanea Emilio Vedova

Anche per Vedova numerose sono le pubblicazioni, ne segnalo due: Cacciari e Celant  per Charta (1988)


E questa raccolta "omnia" in collaborazione con la Fondazione

Emilio Vedova 1919-2006. Catalogo della mostra (Roma, 6 ottobre 2007-6 gennaio 2008; Berlino, 25 gennaio-20 aprile 2008)

domenica 8 maggio 2011

L'Accademia della Muffa Nobile


Una splendida Domenica insieme agli amici della Muffa Nobile

Logo Accademia




Le rose e non solo...
L'Accademia della Muffa Nobile
l'ASPI e l'Associazione Assaggiatori di Parmigiano Reggiano
Domenica 8 maggio

Organizzano in collaborazione

LA CORTE DEI FIORI
Via Zannoni, 27 (ex area Giordani)
Casalecchio di Reno

LE ROSE E NON SOLO...

Giornata dedicata a conoscere il profumo delle varie tipologie di rose per riconoscerlo poi nei vini

Programma

Ritrovo ore 10
Presso lo spazio ristoro de LA CORTE DEI FIORI

Ore 10.15
La dott.sa Turrini ed il botanico dell'azienda ci faranno conoscere le rose.
Di seguito i sommelier dell'associazione vi faranno conoscere i vini con i sentori di rosa

Ore 11.15
Termine della prima parte dell'incontro e passeggiata libera del vivaio

Ore 12
Ritrovo nel parcheggio antistante al vivaio per destinazione
Azienda Agricola Martelli
via Uncino, 2
Fraz. Manzolino Castelfranco Emilia (Mo)
www.aziendaagricolamartelli.it
arrivo previsto per le 12.40
dove in occasione di Fattorie Aperte il Maestro Gourmet nonchè Maestro Sommelier dell'Accademia
Valerio Caretti
ci attende per un lauto pranzo alla carta
Menù
Lasagne € 5
Grigliata di carne € 6
Porchetta "Enea" € 6
Tagliere di affettati misti € 6
Tagliere di formaggi misti €5
Panna cotta € 1.80

come vedete prezzi da vero amico
di seguito con il carro trainato dal trattore o dal cavallo visita al vicino Bosco Albergati dove ci attendono i botanici dell'Università di Bologna per farci conoscere le erbe aromatiche

chi rimane in azienda potrà visitare nel frattempo la cantina oppure coricarsi sul prato per la classica pennichella

venerdì 6 maggio 2011

libri e arte: Anselm Kiefer

Grande la fortuna di Anselm Kiefer in Europa e in Italia, le case editrici d'arte fanno a gara a proporre monografie. Questa è di Celant per Skira (2007).

Anselm Kiefer

Per Charta sempre Celant in accoppiata strategica con Cacciari (1987)


Mentre per il seguente volume (2006) Lia Rumma, Marco Belpoliti, Roberto Andreotti, Federico De Melis
 

giovedì 5 maggio 2011

8 Maggio : il grande jazz a Correggio

DOMENICA 8 MAGGIO 2011
ore 21
CHICO FREEMAN Y GUATACA
featuring ARTURO SANDOVAL
Arturo Sandoval – tromba; Chico Freeman – sax tenore, sax soprano, voce;
Ivan Bridon – pianoforte; Felipe Cabrera – basso;
Pibo Marquez – percussioni, voce; Françis Arnaud – batteria
Ingresso euro 20 – 16

Chico Freeman e i Guataca, assieme all’ospite extraordinaire Arturo Sandoval, tornano nel cartellone di Crossroads, dopo l’appuntamento annullato la scorsa primavera a causa della nube vulcanica.
Chico Freeman (classe 1949), figlio del celebre sassofonista Von Freeman e formatosi musicalmente anche al fianco di Wynton Marsalis, mette qui in mostra il lato più esotico e appariscente della sua poliedrica creatività. Freeman ha saputo infatti indirizzare il suo sax con somma maestria nei territori del mainstream come in quelli dell’avanguardia, oltre che della musica afrolatina.
La multietnica policromia ritmica dei Guataca sarà resa ancor più pirotecnica dalla presenza di un guest impareggiabile: Arturo Sandoval. Nato a Cuba nel 1949, nel 1977 entra a far parte stabilmente della United Nation Orchestra di Dizzy Gillespie, che è l’idolo di Sandoval e che ne diverrà mentore. Membro fondatore dei mitici Irakere, dai primi anni Ottanta Sandoval inizia una carriera da solista senza sacrificare nessuno dei suoi numerosi talenti. Come jazzista lo si ascolta al fianco di Woody Herman, Woody Shaw, Michel Legrand, Stan Getz, Tony Bennett, mentre non sono da meno le collaborazioni pop e crossover: Frank Sinatra, Paul Anka, Rod Stewart, Alicia Keys, Céline Dion, John Williams. Nel frattempo fa man bassa di ogni possibile premio dell’industria musicale, entra nel mondo del cinema (colonne sonore per Havana e Mambo Kings e addirittura un film dedicato alla sua vita con Andy Garcia: The Arturo Sandoval Story) e non trascura la sua formazione di musicista classico, esibendosi come solista con le più importanti orchestre sinfoniche. Tra un tour e l’altro, nel 1990 Sandoval ha ottenuto asilo politico dagli Usa, ricevendone la cittadinanza nel 1999.

Aspettando Venezia 2: Fondazione Vedova

Splendidi palazzi antichi e collezioni d'arte contempornea da urlo sono l'abbinata vicente veneziana. La città infatti è pronta ad accendere i riflettori e a diventare la capitale della contemporaneità. Vediamo cosa la città ha in serbo per l'art addicted contemporaneo.
Alla Fondazione Emilio ed Annabianca Vedova gli spazi espositivi rimarranno chiusi a Maggio per permettere l'allestimento delle nuove mostre: agli antichi magazzini del sale Anselm Kiefer, che ritorna a Venezia dopo quindici anni dalla sua imponente antologica al Museo Correr, nel 1997. L’evento espositivo, curato da Germano Celant, consisterà in un allestimento progettato specificatamente per lo spazio del Magazzino del Sale, offrendo riferimenti alla storia del luogo quanto ai temi cari all’artista, svolti attraverso il ricorso ad enormi quadri, libri e vetrine, che rimandano ai miti del paesaggio e alle storie ancestrali che vanno dal Vecchio e Nuovo Testamento alla Kabbalah.

Anselm Kiefer

In parallelo con il progetto su Anselm Kiefer, nell’ex studio dell’artista Vedova, sarà ospitato “Continuum” (1987): un grande ciclo di pitture in bianco e nero che, sovrapponendosi e intrecciandosi, formano vibrazioni di superficie e di forma, di colore e di  segno. Quasi un’accumulazione di infinite stratificazioni che arrivano a formare un muro di partiture, dove i piani dell’una entrano in dialogo con l’altra, occultandola o esaltandola, quasi a creare una profondità infinita e aleatoria. Una materializzazione dell’energia pittorica che supera i limiti del dipinto per produrre un irradiamento continuo che, come nell’installazione di Kiefer, si estende all’intensità dell’architettura.
(fal sito della fondazione: http://www.fondazionevedova.org/)
Foto di Emilio Vedova al lavoro
Considerando che Anselm Kiefer è uno degli artisti contemporanei che mi piacciono di più, soprattutto nei  lavori, caratterizzati dalla forte resa materica del colore da cui si stagliano oggetti come sognati, a creare immagini poetiche, dense di simboli e fascinazioni. Non vedo l'ora di andare e vedere.

mercoledì 4 maggio 2011

Oh Italia mia - Ambrogio Sparagna con Peppe Servillo e Angela Baraldi

I canti popolari del Risorgimento italiano
Sabato 7 maggio ore 21.30 - Piazza Prampolini

Un progetto di Ambrogio Sparagna per l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e il Coro Amarcanto diretto da Anna Rita Colaianni, con Peppe Servillo e Angela Baraldi
Videoproiezioni con immagini tratte dal Gabinetto delle Stampe "A. Davoli" e dalla Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia
Montaggio Manuela Chiapponi
Produzione originale di ATER per Mundus e Fotografia Europea 2011
Prima Nazionale - Anteprima Mundus


Lo spettacolo recupera il repertorio dei più significativi canti popolari ottocenteschi, interpretato da un grande organico di quaranta elementi fra musicisti e cantori, per ripercorrere le vicende di un Paese in formazione e trasformazione, attraverso i tanti dialetti, le voci e le espressioni musicali che hanno così intimamente caratterizzato l’intera stagione della nostra storia nazionale. Peppe Servillo e Angela Baraldi sono gli ospiti di una produzione originale presentata in anteprima assoluta con videoproiezione d’immagini tratte dall’archivio storico della Fototeca della Biblioteca Panizzi.
Info:Ingresso libero
In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà al Teatro Ariosto

Roman e il suo cucciolo in scena a Modena


Da domani e fino a Domenica al Teatro Storchi a Modena va in scena "Roman e il suo cucciolo" , per la regia di Alessandro Gassman. Lo spettacolo ha  vinto il premio Ubu ex equo come miglior spettacolo del 2010.
Il testo è tratto  da Cuba & His Teddy Bear di Reinaldo Povod, un testo contemporaneo che riscosse grande successo negli anni ’80 a New York dove ebbe come protagonista Robert De Niro.
L’umanità dei personaggi e lo stile di scrittura tagliente sono mantenuti dalla traduzione e dall’adattamento di Edoardo Erba, che con il regista ha deciso per un’ambientazione nella periferia urbana del nostro paese, all’interno di una comunità rumena nella quale convivono persone di altra radice etnica, senza però che questo tradisca lo spirito del testo originale.
Dramma familiare e allo stesso tempo sociale, Roman e il suo cucciolo è uno sguardo neutrale e non ideologico sul presente e sulla presenza degli immigrati che ha cambiato la fisionomia delle città e le stesse relazioni interpersonali.

Aspettando Venezia 1: 54 Biennale d'arte

Si aspetta Venezia, mentre forse si placa la polemica sul "caso " Sgarbi, che poca attenzione sembra ottenere dai media, io preparo il mio piano di visita alla città in occasione dell' inaugurazione della 54° Biennale d'arte dal titolo Illuminazioni. La direttirice della mostra è anche in questo caso una donna,  Bice Curiger, dopo lo strepitoso successo ottenuto lo scorso anno dalla prima curatrice donna, Kazuyo Sejima per l'architettura.
Bice Curiger
Le prime notizie filtrate sulle scelte della Curiger mi hanno piacevolmente incuriosita. 
Ho apprezzato prima fra tutte l'idea di aprire la Biennale con le opere del veneziano Jacopo Tintoretto, considerato uno dei maggiori innovatori dell'arte non solo  nel suo tempo.
Come ha dichiarato "Le opere del pittore veneziano Jacopo Tintoretto (1518-1594) giocheranno un ruolo di primo piano, instaurando un rapporto artistico, storico ed emozionale con il contesto locale. Questi dipinti esercitano un fascino particolare per la loro luce estatica, quasi febbrile, e per il loro approccio temerario alla composizione che capovolge l’ordine classico e definito del Rinascimento. Nonostante l’auto-riflessione sia un fattore determinante per l’arte contemporanea, raramente questa si muove fuori dal territorio compreso nella storia del Modernismo. L’incorporazione delle opere di Tintoretto del sedicesimo secolo in una biennale d’arte contemporanea trasmette segnali inaspettati e stimolanti e getta luce sulle convenzioni del sistema dell’arte. Tale accostamento non deriva tanto da analogie di natura formale ma è piuttosto pensato come rafforzamento reciproco, finendo per sottolineare l’importanza delle opere d’arte come veicoli visivi d’energia."
Poi la selezione, fra gli artisti in mostra, del fotografo scandianese Luigi Ghirri, un poeta dell'immagine non solo emiliana. 


martedì 3 maggio 2011

Letture

Dopo il bello spettacolo spettacolo di Giuliano Musso, quasi impossibile non approfondire gli scritti di Christa Wolf. Mi sono così buttata su "Cassandra"



e su "Medea, voci" riletture dei miti greci da un'ottica molto femminile. E allora dietro all'eroe si vede la sete di violenza, il desiderio di sangue e potere senza senso che gli "evolutissimi" greci hanno nascosto dietro ai loro miti.

Debutta a Novellara la Biancaneve di AltrArte.

 

Dopo “Pinocchio- La fuga di un burattino”, che ha vinto il Premio Speciale della giuria al Festival del Teatro di San Lazzero di Savena nel 2010, la compagnia AltrArte, formata interamente da ragazzi diversamente abili, ha debuttato al Teatro di Novellara con “Nel cuore dell’inverno”, una rivisitazione molto personale di Biancaneve. La fiaba diventa un pretesto per raccontare il bisogno di essere amato di ogni essere umano. Un tema che passa attraverso l’esperienza e la biografia individuale per diventare paradigma della difficoltà di essere amati e di amare di ogni essere umano. Dietro il colore della fiaba emergono forti le insicurezze, le paure, il non accettarsi e il  non sentirsi accettati. La diversa abilità diventa una lente di in gradimento delle nostre paure individuali. Il toccante monologo del principe azzurro traballante che dopo un incidente a cavallo - metafora fiabesca e toccante di ciò che è stata la vita reale -  non può più salvare nessuno, parla alle paure e ai dubbi di ciascuno degli spettatori. Lui non si accetta, non si ama e quindi non può amare: una riflessione sull’amore e sui nostri blocchi. 
Nero, bianco e rosso i colori in scena. Ai sette nani e alla musica il compito di scandire i tempi del racconto. Biancaneve invece è sempre immersa nel silenzio, un silenzio che è solitudine.
Uno spettacolo che mescola tecniche e linguaggi: mimo, raffinati giochi di ombre, teatro di animazione, non mancano effetti di grande impatto emotivo, come la scena del cacciatore, che richiamano una realtà tutt’altro che fiabesca. Toccante.