mercoledì 14 settembre 2011

A Suzzara Giuseppe Facciotto. La figura nel paesaggio

Stabilimento IVECO


Inaugurazione:  domenica 18 settembre, ore 16 - Via Zonta 56
RICEVIAMO E SEGNALIAMO  

La mostra, promossa dal Museo Galleria del Premio Suzzara, dalla Scuola  di Arti e Mestieri “F.Bertazzoni”di Suzzara , in collaborazione con la Provincia di Mantova e con il patrocinio della Fondazione Banca Agricola Mantovana, è dedicata a  Giuseppe Facciotto, artista di origini mantovane nato a Cavriana nel 1904 e prematuramente scomparso  nel 1945, protagonista di una delle stagioni pittoriche più significative e intense della prima metà del ‘900 a Mantova.
La mostra e il catalogo pubblicato per l’occasione ripercorrono la vita del pittore di cui scrissero alcuni tra i più significativi critici del periodo - tra cui Alfonso Gatto e Leonardo Borgese - attraverso un taglio inedito e particolare, quello del ritratto e della figura, un tema frequentato dal pittore, ma meno conosciuto rispetto alla sua attività di paesaggista che lo accomuna ai maestri della pittura chiarista lombarda in quegli anni sostenuti dal critico di origini napoletane Edoardo Persico.
In un percorso composto da circa cinquanta opere si ricostruirà così una ideale galleria di ritratti e di personaggi che hanno accompagnato la breve vita di Giuseppe Facciotto, dai genitori alle figlie Lidia e Gabriella, di cui è esposto il bellissimo ritratto intitolato Gabriella in rosso (1936), agli amici compagni di  discussioni sui temi della pittura in quegli anni impegnati nel dibattito con il fronte degli artisti riuniti intorno al “Novecento” di Margherita Sarfatti.
In mostra saranno esposti anche diversi nudi, un tema in cui Facciotto, recentemente consacrato dalla critica come l’interprete più significativo del gruppo mantovano insieme a Oreste Marini, rivela qualità inedite rispetto alle nature morte e ai paesaggi - comunque presenti nella selezione che si propone di essere il più esaustiva e completa possibile - tra cui il famoso Nudo disteso con gatto, un olio datato 1935.
Del periodo trascorso prima a Garda, dove frequentò gli artisti chiaristi Angelo Del Bon e Umberto Lilloni e poi a Mazzorbo e Burano, dove ebbe modo di conoscere Pio Semeghini, sono esposte diverse tele tra cui La pittrice (un olio del 1942).
Diversi anche gli autoritratti del pittore da Autoritratto con Gabriella in azzurro (1942) a Autoritratto con il colbacco in cui Facciotto si ritrae citando l’iconografia degli autoritratti di Vincent Van Gogh, artista amatissimo di cui amava leggere le famose Lettere al fratello.
Attraverso questa galleria di immagini la mostra tenta di ricostruire la vicenda artistica e critica di un artista la cui mitografia ha in certe occasioni ostacolato una corretta lettura dell’opera.
Nella foto l'opera di Facciotto: La Teresina, 1938, olio su cartone, 50 x 70 cm

Nessun commento:

Posta un commento