lunedì 28 febbraio 2011

Cioccolato e dintorni: Gilberto Mora


La prima micro-intervista a chi il Salon du Chocolat ha collaborato a farlo, Gilberto Mora, presidente della Compagnia del Cioccolato, che instacabile passa da interviste, degustazioni, presentazioni. Racconta il ruolo della compagnia, ma anche la soddisfazione, perchè la tappa del Salon è anche il riconoscimento di un prodotto e di una cultura della qualità. 

“Degustazione, approfondimento e cultura del cioccolato che sono la mission della Compagnia del Cioccolato. In pompa magna quest’anno facciamo la presentazione del nostro premio, la Tavoletta d’Oro,  al Salon du Chocolat, la manifestazione più importante sul cioccolato.  A riconferma che esiste uno zoccolo duro di cioccolato italiano di qualità assolutamente internazionale, i nostri cioccolatieri vincono anche in Europa. Sono sempre fra i 10 migliori cioccolatieri e quest’anno li abbiamo tutti qui."

Non posso non chiedere un consiglio a chi si avvicina al mondo del cioccolato:

"Mangiarlo buono e  in maniera cosciente, non farsi prendere dalla pubblicità: i maitre chocolatier che  concano per 72 ore non ci sono più e i grandi cioccolatieri italiani sono i migliori selezionatori di materie prime. Non si può fare un buon cioccolato se non si spendono dei soldi per le materie prime di grande qualità. Poi è ovvio pralina implica anche una capacità artistica, ma per  il cioccolato il processo deve essere il più semplice possibile. E mangiarne poco, non bisogna abusarne. Poco e buono. Costa un po’ di più: nel mass market 1.5/2 euro per 1 etto, mentre la qualità costa dai 6 ai 10, ma siamo di fronte ad un prodotto gourmet”

Sito della Compagnia del Cioccolato: http://www.cioccolato.it/

Cioccolato e dintorni


Salon du Chocolat: profumi, assaggi, racconti, storie di cioccolato e dei migliori cioccolatieri italiani. Incontri che mettono in contatto con un mondo ed un prodotto dalle mille sfumature. Entusiasta mi appresto a racconatre incontri, a riportare parole ed esperienze. Mi dispiace non sia possibile trasmettere il profumo goloso ed invitante, i sapori, gli aromi.

domenica 27 febbraio 2011

Ieri sera

Bologna, portici, cena alla Cantina Bentivoglio, chiacchiere simpatiche, sottofondo muiscale, tutto il fascino della città.

3 Marzo

assemblea generale dei soci

presso Circolo Arci Casbah – via Roma 20, Pegognaga Mn

Giovedì 3 marzo 2011 – ore 20.30

CONCERTO CON CENA
Nicola Bardini, sax
Enrico Sartori, clarinetto
Pasquale Mirra, vibrafono
Gabriele Rampi, contrabbasso
Riccardo Biancoli, batteria

IL MENU

  • Zuppa di lenticchie e cipolle
  • Insalata di cavolo cappuccio, rigatino e radicchio tardivo in cialda di parmigiano
  • Pollo Thai con verdure e riso basmati
  • Sbrisolona con crema inglese alla vaniglia
  • In abbinamento vini proposti dal circolo Casbah

Nicola Bardini Quintet

Con un suono d’insieme singolare, la formazione propone, in chiave attuale e di ricerca, una musica fuori dagli schemi che colpisce per l’originalità, con ampio spazio all’improvvisazione e all’interplay.


Info e prenotazioni: Matteo 329 4766850

Costo: 25 euro con tessera arci


sabato 26 febbraio 2011

In arrivo a Correggio "Le bugie con le gambe lunghe"

martedì 1 – mercoledì 2 marzo 2011
ore 21

La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
LE BUGIE CON LE GAMBE LUNGHE
di Eduardo De Filippo

regia Luca De Filippo

con Luca De Filippo,
Nicola Di Pinto, Anna Fiorelli,
Fulvia Carotenuto, Carolina Rosi, Massimo De Matteo,
Gioia Miale, Giuseppe Rispoli, Antonio D’Avino, Chiara De Crescenzo, Alessandra D’Ambrosio, Carmen Annibale
scene Gianmaurizio Fercioni
costumi Silvia Polidori
luci Stefano Stacchini

Martedì 1 e mercoledì 2 marzo (ore 21) al Teatro Asioli di Correggio, Luca De Filippo interpreta e dirige Le bugie con le gambe lunghe di Eduardo De Filippo accanto ai ‘suoi’ rodati attori Nicola Di Pinto, Fulvia Carotenuto, Anna Fiorelli, Carolina Rosi, Massimo De Matteo e altri.

La commedia, scritta nel dicembre 1946 - subito dopo il debutto napoletano di ''Filumena Marturano” -, venne rappresentata solo un anno dopo: lo straordinario successo di Filumena infatti ne fece rinviare continuamente il debutto.
Come sarà poi ''Le voci di dentro”, ''Le bugie con le gambe lunghe” è una commedia sul tema della verità e  della menzogna, in cui la vena amara che scorre in  sottofondo alla comicità a tratti quasi  farsesca del primo atto si accentua con il procedere dell’azione. La storia vive dei reciproci intrighi che alcune coppie intrecciano intorno a Libero Incoronato, un uomo modesto, onesto, insieme dignitoso e fiero, la cui vita tranquilla viene sconvolta dai vicini che tentano in ogni modo di coinvolgerlo, suo malgrado, nelle loro squallide storie. Prima ingenuamente ostinato nello smascherare le clamorose  menzogne, spacciate per verità, di cui è testimone, Libero decide alla fine di adeguarsi in modo provocatorio alla regola generale, rilanciandola e amplificandola fino al paradosso. Ed ecco il titolo della commedia, che rovescia il proverbio popolare: le bugie con le gambe corte sono quelle dei bambini, quelle puerili, mentre quelle con le gambe lunghe sono quelle ''che tutti noi dobbiamo aiutare a camminare per non far cadere l’impalcatura della società.” (Eduardo nell’intervista a Sergio Romano). Un personaggio e una commedia che anticipano  modalità drammaturgiche molto moderne, fortemente presenti nell’Eduardo a venire.

venerdì 25 febbraio 2011

Pederiali a Guastalla

Venerdì 25 Febbraio 2011 ore 20:30 presentazione del libro con l'autore e la giornalista Lara Ferrari
a Guastalla (RE), Biblioteca Comunale. Guardiamo un po' di informazioni dalla casa editrice:

Il Libro: Il ponte delle sirenette
Abbandonata a sette anni sul Ponte delle Sirenette, ospite dell'orfanotrofio delle Stelline, adottata e ridotta in schiavitù, ragazza-madre, prostituta in via Fiori Chiari... La vita non ha sorriso alla bella Sirena, almeno fino all'incontro con Delio Tessa, l'avvocato autore di poesie dialettali splendide e cattive, che la salva dal manicomio di Mombello e dall'accusa di avere venduto la figlioletta. Sirena riesce a rifarsi una vita che culmina nell'incontro con Ignazio, enigmatico ebreo in fuga, apparso il giorno di Ferragosto del 1943, durante un bombardamento, con due valigie piene di libri che celano qualcosa di molto prezioso... Toccherà a un'altra Sirena, negli anni Sessanta, svelare i segreti più nascosti, con l'aiuto di Beppe Pedroni, giornalista innamorato di lei e della sua maniera di cantare le poesie di Tessa sul palcoscenico dei cabaret. La bambina sparita, il tesoro di Ignazio, la genìa delle sirene: il passato torna a lampi e illumina, riscalda ma anche rischia di bruciare il presente della giovane donna, attrice e cantastorie nella Milano dei giorni frenetici del boom e delle notti magiche con Giorgio Gaber, Ornella Vanoni, Luciano Bianciardi, Giorgio Strehler...
Un romanzo lungo mezzo secolo, con due protagoniste più forti del destino e della storia scritta dagli uomini. Attraverso una vicenda appassionata e intrigante, fitta di suggestioni e di personaggi, orchestrata da una limpida scrittura che fa vibrare le corde del sentimento e dell'avventura, Giuseppe Pederiali ci regala il ritratto di due donne indimenticabili e di un'Italia con i suoi inferni e paradisi vecchi e nuovi.



L'autore : Pederiali Giuseppe
Giuseppe Pederiali è nato a Finale Emilia, nella Bassa modenese, e vive a Milano. Ha pubblicato i romanzi Le città del diluvio, Il tesoro del Bigatto, La compagnia della Selva Bella, Marinai, Stella di Piazza Giudia, Emiliana, L'amica italiana, Il lato A della vita. Sotto il titolo Padania felix, ha raccolto saggi e interventi giornalistici.


giovedì 24 febbraio 2011

Correggio Jazz

Tempi duri per lo spettacolo in Italia.
E Correggio Jazz  non può non risentirne. Meno concerti, ma sulla qualità non si arretra.
Mentre si inaugura la collaborazione con ‘Foligno Young Jazz’, saranno all’Asioli un grandissimo (Sandoval recuperato), una scelta del meglio della giovane Italia (Cafiso e Cigalini), uno dei più frizzanti gruppi newyorkesi (Sex Mob) e un batterista fedelissimo di Uri Caine & C. impegnato in una produzione originale con nuova musica e gruppo italiano (Jim Black).
DOMENICA 8 MAGGIO 2011
ore 21
CHICO FREEMAN Y GUATACA
featuring ARTURO SANDOVAL
Arturo Sandoval – tromba; Chico Freeman – sax tenore, sax soprano, voce;
Ivan Bridon – pianoforte; Felipe Cabrera – basso;
Pibo Marquez – percussioni, voce; Françis Arnaud – batteria
Ingresso euro 20 – 16

Chico Freeman e i Guataca, assieme all’ospite extraordinaire Arturo Sandoval, tornano nel cartellone di Crossroads, dopo l’appuntamento annullato la scorsa primavera a causa della nube vulcanica.
Chico Freeman (classe 1949), figlio del celebre sassofonista Von Freeman e formatosi musicalmente anche al fianco di Wynton Marsalis, mette qui in mostra il lato più esotico e appariscente della sua poliedrica creatività. Freeman ha saputo infatti indirizzare il suo sax con somma maestria nei territori del mainstream come in quelli dell’avanguardia, oltre che della musica afrolatina.
La multietnica policromia ritmica dei Guataca sarà resa ancor più pirotecnica dalla presenza di un guest impareggiabile: Arturo Sandoval. Nato a Cuba nel 1949, nel 1977 entra a far parte stabilmente della United Nation Orchestra di Dizzy Gillespie, che è l’idolo di Sandoval e che ne diverrà mentore. Membro fondatore dei mitici Irakere, dai primi anni Ottanta Sandoval inizia una carriera da solista senza sacrificare nessuno dei suoi numerosi talenti. Come jazzista lo si ascolta al fianco di Woody Herman, Woody Shaw, Michel Legrand, Stan Getz, Tony Bennett, mentre non sono da meno le collaborazioni pop e crossover: Frank Sinatra, Paul Anka, Rod Stewart, Alicia Keys, Céline Dion, John Williams. Nel frattempo fa man bassa di ogni possibile premio dell’industria musicale, entra nel mondo del cinema (colonne sonore per Havana e Mambo Kings e addirittura un film dedicato alla sua vita con Andy Garcia: The Arturo Sandoval Story) e non trascura la sua formazione di musicista classico, esibendosi come solista con le più importanti orchestre sinfoniche. Tra un tour e l’altro, nel 1990 Sandoval ha ottenuto asilo politico dagli Usa, ricevendone la cittadinanza nel 1999.

VENERDI’ 20 MAGGIO 2011
ore 21
FRANCESCO CAFISO & DINO RUBINO

“Travel Dialogues”

Francesco Cafiso – sax alto; Dino Rubino – pianoforte, tromba

MATTIA CIGALINI QUINTET
feat. TULLIO DE PISCOPO & MARCO TAMBURINI

“Arriving Soon”

Mattia Cigalini – sax alto; Marco Tamburini – tromba; Andrea Pozza – pianoforte;
Riccardo Fioravanti – contrabbasso; Tullio De Piscopo – batteria
Ingresso euro 15 - 12

Una serata nel segno dei due ‘giovani leoni’ italiani del sax, perfettamente coetanei (Cafiso è nato in provincia di Ragusa nel 1989, Cigalini lo stesso anno in provincia di Piacenza) ma dalla parabola musicale che ha seguito rotte assai diverse.
Le prodezze giovanili di Cafiso hanno avuto un tale risalto internazionale da lanciare la sua carriera verso esperienze estremamente altolocate: con Wynton Marsalis e gli altri della sua famiglia musicale, Hank Jones, Cedar Walton, Jimmy Cobb, Ben Riley, Joe Lovano, Enrico Rava… Da qualche tempo le prove di Cafiso dimostrano una personalità in via di crescita e ridefinizione. Ne è splendido esempio il duo con Dino Rubino, da poco affidato al disco Travel Dialogues. Cafiso e Rubino trovano una rara intesa tra il vocabolario jazzistico e il melos italiano, abbondando nel secondo senza mai venire meno all’essenza del primo.
Enfant prodige lo è stato anche Cigalini, seppur con meno clamore internazionale (ma adesso è già un beniamino del pubblico nipponico). Al sassofonista piacentino è bastato il disco d’esordio da leader (Arriving Soon) per affermare il proprio talento naturale, la potenza del suo suono e l’impositività del suo fraseggio: un approccio esuberante ed effervescente alla tradizione hard bop, con un quintetto pressoché identico a quello con cui si esibirà a Crossroads. Quella di Cigalini è musica fatta col cuore, di bruciante necessità ed espressività, sorretta da una tecnica che va oltre gli aggettivi superlativi.

VENERDI’ 27 MAGGIO 2011
ore 21
Correggio Jazz - Foligno Young Jazz
STEVEN BERNSTEIN SEX MOB
Steven Bernsteintromba, tromba a coulisse; Briggan Krauss – sax alto, sax baritono;
Tony Scherr – contrabbasso; Kenny Wollesen – batteria, percussioni
Ingresso euro 12 – 10

Un gruppo fatto apposta per far risaltare l’ironica, istrionica, fantasmagorica slide trumpet di Steven Bernstein: i Sex Mob sono l’incarnazione dello spirito più irrequieto ed eccitante della scena downtown newyorkese. Nella loro ormai lunga storia (il primo album della band fu pubblicato nel 1998 dalla Knitting Factory, ma il gruppo girava già dal 1995) i Sex Mob hanno omaggiato (‘oltraggiato’?) le musiche di Prince, Sly Stone, Duke Ellington, i Beatles, i Grateful Dead e gli Smashing Pumpkins, senza tralasciare il ‘canzoniere’ di James Bond. Tutto ciò conferendo un’impronta strumentale sexy e conturbante alle imprevedibili scelte di repertorio. Nelle esibizioni live del quartetto può succedere di tutto: nella scaletta musicale possono spuntare Strauss come Britney Spears, ma state certi che le esecuzioni non saranno mai meno che irriverenti e sulfuree. Nonostante lo spirito anticonvenzionale della loro musica, i Sex Mob sono stati riveriti anche dal grande establishment dello spettacolo, ricevendo una nomination ai Grammy Awards (miglior disco di jazz contemporaneo per Sexotica).
Nato nel 1961, e formatosi con un approccio tradizionale alla tromba che ancora oggi si nota nel suo timbro, Steven Bernstein ha vissuto la musica nella maniera più eclettica e dinamica: dai Lounge Lizards di John Lurie alla colonna sonora di Kansas City di Robert Altman, da Aretha Franklin, Lou Reed e Sting a Roswell Rudd, Sam Rivers e Don Byron.

DOMENICA 29 MAGGIO 2011
ore 21
Produzione originale
 Correggio Jazz - Foligno Young Jazz
JIM BLACK New Project
Jim Black – direzione, batteria; Francesco Bigoni – sax tenore;
Simone Zanchini – fisarmonica; Francesco Diodati – chitarra;
Alfonso Santimone – Fender Rhodes, live electronics; Joe Rehmer– contrabbasso
Ingresso euro 12 – 10

Jim Black (nato a Seattle nel 1967, ma poi trasferitosi a Boston e quindi a New York) è un’icona del jazz di ‘confine’: le durature collaborazioni con Tim Berne e Dave Douglas hanno imposto lo stile ‘libero’ del suo drumming, che è diventato un modello imprescindibile per i batteristi al di fuori delle metriche swing.
Al suo arrivo a New York, nel 1991, si fece subito notare tra i musicisti che ruotavano attorno alla Knitting Factory. Black, oltre alle varie collaborazioni (Ellery Eskelin, Chris Speed, Uri Caine…), porta avanti anche progetti da leader: il più noto è il gruppo AlasNoAxis, che ha inciso diversi dischi per la Winter & Winter sfoggiando un linguaggio di derivazione piuttosto rock che jazz. Ma c’è anche la band Pachora, un collettivo etno-jazz-rock dove al fianco di Black si trovano Brad Shepik, Chris Speed e Skúli Sverrisson.
A Crossroads Jim Black si presenterà alla guida di una formazione inedita, per una produzione originale che certamente porrà in luce gli elementi fondamentali della musica del batterista: poliritmi ipnotizzanti, percorsi improvvisativi spiazzanti, utilizzo visionario dell’elettronica. Per l’occasione avrà ai suoi ‘ordini’ una squadra di giovani musicisti italiani assai ben predisposti nei confronti della musica improvvisata fuori dagli schemi.

mercoledì 23 febbraio 2011

Cioccolato e dintorni


 A cura dell’Associazione della Muffa Nobile a Bologna al Salon du chocolat

Abbinamenti d’autore tra cioccolato e vini dolci, passiti e aromatizzati. I somelliers della Muffa Nobile e i degustatori di Compagnia del Cioccolato presenteranno una serie di degustazioni che faranno incontrare i grandi vini dolci italiani e i migliori cioccolati selezionati per il Premio Tavoletta d’Oro.
Ogni degustazione è per un massimo di 15 persone.

Sabato 26 febbraio
ore 12/13 - Vin Santo di Vigoleno e Malvasia passita Vigna del Volta della Stoppa
ore 15/16 - Recioto della Valpolicella e Le Marognole
ore 16/17 - Barolo Chinato e Barbera Chinato Gradizzolo Colli Bolognesi
ore 17/18 - Moscato di Scanzo (Consorzio)

Inoltre
Lezioni e presentazioni con assaggi a cura dell’associazione Chef&Chefs e di Compagnia del Cioccolato. Il cacao e il cioccolato utilizzato al massimo delle sue potenzialità: non solo come ingrediente di desserts ma come componente aromatica di piatti salati,tra dessert innovativi, antipasti e tapas, piatti gastronomici.

Conducono gli incontri Rocco Angarola e Giovanna Ronchi

martedì 22 febbraio 2011

Salon du Chocolat: il cioccolato a Bologna

Il Salon du chocolat arriva in Italia e sbarca a Bologna, dove altrimenti?

Dal 25 al 27 febbraio 2011, Il Salon du Chocolat vi invita a Bologna per la prima edizione della sua tappa italiana. Un appuntamento da non mancare, soprattutto per i golosissimi come me.



La manifestazione si svolgerà nel centro della città, in Sala Maggiore (ex GAM) nel Parco delle Esposizioni di Bologna Fiere. Città della gastronomia e del buon vivere, Bologna è stata selezionata come tappa italiana del circuito che da più di 15 anni, con immenso successo, celebra la grande produzione cioccolatiera in giro per il mondo da Parigi fino al Giappone! Insomma un'occasioen imperdibile per conoscere, degustare, assaggiare i prodotti dei miliori cioccolatieri italiani e del mondo e scoprire che molto spesso coincidono!

Segnalazioni:
De Bondt il maestro del cioccolato aromatizzato
Guido Gobino coi suoi fatastici gianduiotti fondenti artigianali
per il cioccolato modicano Antica dolceria Bonajuto e Donna Elvira.

lunedì 21 febbraio 2011

Jazz nell'aria


E con la primavera arriva il jazz, alla voglia sole  si accompagna quella per le note morbide, i concerti, la bella musica. Sono al via i festival Jazz dell'Emilia Romagna, anticipati nei giorni scorsi dal programma del Mantova Jazz Festival. E' al via Crossroads, il festival Jazz per eccellenza dell'Emilia e della Romagna che parte il 25 Febbraio a Casalgrande con Enrico Rava in duo con Danilo Rea. Venendo più vicino a noi, nella Bassa Reggina parte il Correggio Jazz nel Reggiano. A Modena continua invece la bella programmazione del Balurado della Cittadella.

Gli artisti: i nomi ci sono praticamente tutti: Fresu, Uri Cane, Cafiso, Bernstein, Bosso, Porter.

Info e programmi:
Emilia Romagna http://www.crossroads-it.org/eventi.htm
Mantova http://www.mantovajazz.it/
Modena  http://www.baluardodellacittadella.it/jazz/jazz2011nuovo.pdf

domenica 20 febbraio 2011

Flavio Caroli

E' uscito il nuovo libro del critico d'arte Flavio Caroli. E' stato presentato dall'autore proprio a San Valentino presso lo Spazio Krizia, una collaborazione che va avanti ormai da anni. Il libro affronta il tema della rappresentazione dell’amore nell’arte occidentale. Dalla pittura dell’antica Roma al Rinascimento, dal Romanticismo all’Impressionismo, dal Cubismo all’Astrattismo l’amore non è stato solo uno dei temi che hanno ispirato i più grandi artisti, ma la sua iconografi a ha scandito duemila anni di storia dell’arte e della cultura, anticipando movimenti e lineamenti della nostra civiltà. Se la rappresentazione del “volto della natura” è un percorso in ciò che è esterno alla “pupilla umana”, la storia dell’immagine dell’amore è un viaggio interiore, attraverso il corpo e l’anima: l’amore è lo specchio attraverso cui l’uomo riflette le proprie passioni, il sentimento verso gli altri e il senso stesso della propria vita. Un libro riccamente illustrato, che si legge come un racconto, pieno di curiosità, aneddoti e dettagli illuminanti.

sabato 19 febbraio 2011

Piazza d'Italia al Teatro di Bagnolo in Piano

Dopo il grande successo ottenuto a Modena, arriva al Teatro di Bagnolo in Piano "Gonzaga Ilva Ligabue"
il  22 febbraio 2011 alle ore 21.00 ''PIAZZA D'ITALIA''

dal romanzo di Antonio Tabucchi
regia Marco Baliani
con Patrizia Bollini, Daria Deflorian, Gabriele Duma, Simone Faloppa, Renata Mezenov, Mariano Nieddu, Alessio Piazza, Naike Anna Silipo, Alexandre Vella
Teatro Stabile di Roma

Il romanzo è la storia di un borgo dell'alta Toscana e dei suoi abitanti nell'arco storico che va dall'unità d'Italia ai primi anni sessanta. Le vicende vengono narrate attraverso la vita di una famiglia di fede garibaldina seguendo, come nello stendersi di un albero genealogico, il succedersi delle generazioni, gli intrecci con la vita del paese e dei suoi abitanti ma anche con la più grande Storia italiana. (...)
Attori e attrici non saranno solo personaggi definiti ma anche funzioni di una coralità sociale più ampia, entrando ed uscendo dalle scene come frammenti di una continua galleria fotografica. Dal bianco e nero del dagherrotipo alle prime fotografie di famiglia degli anni sessanta, color pastello, scene e costumi insieme alle luci daranno anche il colore di quegli anni, non nella loro realtà temporale, ma nella nostra memoria.
La musica segnerà ogni cambio generazionale, ogni passaggio di epoca, trovando anche qui una memoria musicale rivisitata.
La particolare forza della scrittura di Tabucchi si traduce in una presenza corporea forte, in un'invenzione simbolica e al contempo materica, fatta di gesti, danza, canti e oggetti, manufatti appositamente creati che richiamino in altro modo la visionarietà dell'opera.
Marco Baliani

Amèlie Nothomb in Italia

Il nuovo libro di Amélie Nothomb "Forme di vita" , uscito il 19 agosto in Francia, sbarca in Italia e parte anche la turnèe dell'autrice  che sarà nel nostro paese dal 21 al 23 Febbraio. Genova, Milano e Vicenza le tappe del tour.

> Genova   21 febbraio
Fnac
via XX Settembre 46/R
ore  18   Firmacopie con Amélie NothombTeatro Gustavo Modena
piazza Modena 3
ore 21   Palcoscenico Nothomb / Incontro con Amélie Nothomb e reading
partecipano Angela Finocchiaro, Fabrizio Matteini, Rosanna
Naddeo e Giovanna Zucconi
un progetto in collaborazione Voland Edizioni / Teatro dell'Archivolto

> Milano   22 febbraio
laFeltrinelli Express
Stazione Centrale
ore  13,30   Firmacopie con Amélie Nothomb
laFeltrinelli Libri e Musica
piazza Piemonte, 2
ore 18,30   Monica Capuani incontra Amélie Nothomb

> Milano   23 febbraio
Libreria Utopia
via Moscova 52
ore 13   Amélie Nothomb firma le copie del suo romanzo

> Vicenza   23 febbraio
Galla Caffè
piazza Castello 2a
ore 18,30   Marianna Bonelli intervista Amélie Nothomb

venerdì 18 febbraio 2011

Il Teatro delle Ariette a Modena

Come ormai avrete capito, adoro gli eventi fra teatro e cucina, per cui segnalo queste serate del Teatro delle Ariette a Modena. Le Ariette è un podere a Serravalle dove la compagnia vive e lavora la terra, alleva animali e fa teatro insieme. E' un teatro come mezzo di espressione naturale, che nasce dalla voglia di condividere esperienze.



ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione
il 9, 10, 11, 16, 17, 18 marzo al Teatro delle Passioni di Modena, c'è il TEATRO DELLE ARIETTE con MATRIMONIO D'INVERNO.
L'inizio degli spettacoli è alle ore 20.00 e il biglietto, comprensivo di cena, è di € 20,00.
Prenotazione obbligatoria: 059/2136021

"Matrimonio d’inverno è il diario della nostra vita quotidiana, mia e di Paola, scritto durante l’inverno 2008 -2009, dopo 20 anni di vita in campagna e 10 di teatro fatto in giro per l’Italia e l’Europa.
Ma è anche il racconto del nostro amore e dell’amore che ci lega alle Ariette, ai nostri campi e ai nostri animali, agli amici e ai compagni di vita. Amore per il teatro, la cucina, l’agricoltura. Amore per il tempo che passa e trasforma la vita, i corpi, i pensieri e i sentimenti.
E’ uno spettacolo intimo e delicato, fragile e sincero.
E’ fedele alla nostra poetica e coerente con le scelte che abbiamo fatto nel corso dei 20 anni di quella che io chiamo la nostra “seconda vita”.
20 anni di esperienza quotidiana che ci hanno portato in un territorio dove la solitudine è l’unica condizione esistenziale del nostro stare di fronte alla natura.
Soli e nello stesso tempo fratelli, dei sassi, delle bestie, dei fiori e del cielo. Granelli di sabbia e parte del tutto. Sposati alla vita ogni giorno, senza via di scampo, senza possibilità di separazione.
Paola e io, in questi 20 anni, non siamo riusciti a condividere interamente questa esperienza con altri. Lo abbiamo fatto per brandelli, schegge e frammenti, un po’ con uno, un po’ con un altro, qua e là. Mi ripeto sempre che è normale, che va bene così.
Attorno al tavolo di Matrimonio d’inverno, con me e Paola, c’è Ferro.
Anche lui, tutto sommato, è estraneo alla nostra esperienza di vita, ma mi sembra che in fondo sia l’unico amico che l’ha silenziosamente accompagnata, pur non sposandola, testimone di un matrimonio non suo.
E così oggi apriamo la nostra cucina, la cucina della nostra memoria, perché quel desiderio inappagabile di una condivisione impossibile si placa soltanto (e provvisoriamente) quando arrivate e vi sedete al tavolo e ci guardate aspettando qualcosa.
In quel momento comincia la cerimonia del matrimonio d’inverno.”

Le Ariette

giovedì 17 febbraio 2011

A Modena BUK piccola e media editoria in festa

Il 19 e il 20 Febbraio a Modena festival della piccola e media editoria. Un programma vario di incontri, presentazioni, approfondimenti davvero per tutti i gusti. Tante piccole realtà (un centinaio gli espositori) che offrono uno sguardo sui libri portando avanti con coraggio le pubblicazioni in cui credono.
Due giorni al Foro Boario per parlare di libri con chi li fa e chi li legge.


Programma completo
http://www.comune.modena.it/cultura/news/file-news/011bukpieghevolone.pdf

Incontri di-vini 2: 23 Febbraio


Dopo il successo della prima serata che aveva visto come protagonisti gli spumanti, dallo Champagne al Franciacorta, al Quindi Wine Bar a Reggiolo si terrà il 23 Febbraio per  i curiosi e gli appassionati del vino la seconda serata di degustazione mascherata.
Un gioco didattico in cui lavora sulle sensazioni olfattive, con campioni di profumi di erbe, fiori, spezie. Si applicano poi le sensazioni olfattive scoperte e quelle in memoria ad una serie di vini rigorosamente con etichetta coperta. La metodologia di lavoro sulle sensazioni olfattive spunto da quella dei profumieri di Grasse, opportunamente rielaborata per essere applicata al vino e ai suoi sentori.
Nella seconda serata il gioco didattico metterà alla prova il naso per individuare una serie di essenze,  naturali e sintetiche, utilizzate in enologia. I partecipanti saranno messi alla prova con campioni numerati da riconoscere. Si passerà poi alla pratica e si andrà alla ricerca dei profumi nei 4 vini rossi in degustazione. I rossi saranno i protagonisti della serata, dal monovitigno a quelli passati in barrique, lo chef Laso proporrà stuzzicanti abbinamenti per una cena che vede il gusto unirsi all’olfatto.
Il gioco sarà guidato da Sabrina Baracchi, sommelier e docente dell’Associazione Italiana Sommelier.

Info e prenotazioni
Quindi Wine Bar, via Vittorio Veneto N°18, Reggiolo
Tel: 0522/971129





mercoledì 16 febbraio 2011

“Il Catalogo” : in scena incomunicabilità e solitudine




Martedì 8 Febbraio è andata in scena al Teatro Asioli a Correggio”Il Catalogo” di Jane Claude Carrier con Ennio Fantastichini ed Isabella Ferrari. Una commedia dolce amara con una doppia lettura e una buona dose di ambiguità.
Jean Jacques  preciso, maniacale, single di mezza età, ha la sua vita perfettamente organizzata fra lavoro, mondanità e donne diverse, rapporti superficiali che ricorda grazie ad una sorta di catalogo che sopperisce alla sua scarsa memoria. A metter confusione nel suo ordine arriva Suzanne, una giovane donna, accento forte dell’Est Europa, disordinata ed eccentrica, alla ricerca di un misterioso signor Ferrand; stanca e senza un posto in cui andare, si istalla a forza nel monolocale e nella vita di Jean Jacques che preso dai suoi ritmi non ha nemmeno il tempo per scacciarla. E’ una sorta di scontro-incontro fra due solitudini, che fra malintesi, paure, bugie e verità non riescono a sfuggire all’incomunicabilità o è un’astuta messa in scena per impossessarsi dell’appartamento? Mentre all’inizio Jean Jacques prova a cacciarla, già il giorno dopo si scopre innamorato, le impedisce di andarsene e propone di sposarla, per poi passare ad una possessività  estrema. Virate troppo rapide che se da un lato sottolineano l’isteria dei e la fragilità dei rapporti, dall’altro danno un’impronta surreale e fortemente ironica al tutto. 
Lo spettacolo è un insieme di interrogativi e riflessioni sui rapporti fra uomini e donne, sempre più soli, che vogliono ciò che non hanno e lo sfuggono quando lo hanno ottenuto.
La risposta giusta spesso è la meno scontata: il seduttore è Jean Jacques con le sue 135 donne o la goffa Suzanne che con ambiguità riesce ad ottenerne casa e cuore? Eppure anche lei rimane ingarbugliata nella sua stessa trama e nelle sue invenzioni.
Il palcoscenico è invaso dal terzo personaggio: la casa, in scena va in fatti un vero e proprio triangolo, in cui il monolocale è l’oggetto del desiderio di Suzanne. Una sorta di barattolo di vetro dalle pareti trasparenti da cui il pubblico segue ogni mossa. Risulta funzionale la caratterizzazione Est Europea di questa versione italiana che rendere ancora più stridente la differenza fra i due personaggi. Isabella Ferrari mostra di prediligere le caratterizzazioni forti, scelta che in “Due partite” di Cristina Comenicini l’ha portata al Premio Flaiano. 

(spettacolo visto l'8 Febbraio)

lunedì 14 febbraio 2011

Donne in piazza

Ieri è stato bello partire diverse  per scoprirsi uguali.
Giovani e anziane,
le signore coi cappelli da parrucchiere, gli orecchini d’oro e il cappotto lungo
e le ragazzine dai capelli multicolore,
donne da sole, in gruppo o in coppia
non cambiava il senso di andare, dell’essere lì in quel momento.
Mi piaceva vederci sciamare lente ma decise, verso lo stesso punto, la stessa piazza.
Ho capito allora che siamo uguali molto più di quanto sembriamo diverse,
io sempre così attenta alle differenze.
Non ci basta il futuro che stanno disegnando per noi, un  futuro da ornamento,
con obiettivi troppo miseri per diventare desideri e sogni.
Tanti interventi, riflessioni interessanti, quasi mai scontante,
anche il tentativo di condividere le difficoltà e le lotte quotidiane.
Ci siamo.

Sono una donna pericolosa

di Joan Cavanagh
Sono una donna pericolosa
Non porto bombe nè bambini in grembo
Non porto fiori nè miscugli incendiari
Porto scompiglio nella tua ragione, nelle tue teorie, nel tuo realismo
Perché non giacerò nelle tue trincee né scaverò trincee per te
Né mi unirò alla tua lotta armata
Per trincee più belle e più grandi
Non camminerò con te né per te
Non vivrò con te, né morirò per te
Ma neppure cercherò di negarti il tuo diritto a vivere e a morire
Non dividerò con te neppure un centimetro di questa terra
Finché tu sei maledettamente proteso verso la distruzione
Ma neppure negherò che siamo fatti della stessa terra
Nati dalla stessa Madre
Non ti permetterò di legare la mia vita alla tua
Ma ti dirò che le nostre vite sono legate insieme
E esigerò che tu viva per comprendere questa cosa importante
Che sono una donna pericolosa perché devi sapere, signore
Che sono una donna pericolosa
Perché non tacerò niente di tutto questo
Non colluderò con te
Non avrò fiducia in te né ti disprezzerò
Sono pericolosa perché non rinuncerò, non tacerò
Né mi adatterò alla tua versione della realtà
Tu hai congiurato per svendere la mia vita
E io sono molto pericolosa perché non potrò perdonare né dimenticare
Né mai congiurerò per svendere la tua in cambio

domenica 13 febbraio 2011

Il nuovo spettacolo di Laura Curino sul design italiano


Il nuovo spettacolo di Laura Curino , uscito in anteprima 11 e 12 Febbraio al Piccolo Teatro Studio Expo:

Mani grandi, senza fine
Disegnare è dare forma e senso al fare. Innovare è realizzare l'invenzione. La storia si fa innovando. Fare la storia è il senso della politica. I grandi designer milanesi degli anni '60 (tra cui Franco Cassina, Giulio Castelli, Achille Castiglioni, Vico Magistretti, Roberto Manghi e Marco Zanuso) lo avevano intuito e proposto a Milano e al suo mondo produttivo. Milano ha raccolto la sfida. Ma oggi il senso di quella sfida si è trasformato e si è espanso al mondo intero.

La Fondazione Giannino Bassetti, con la sua missione di responsabilizzare l'innovazione, il Cosmit e la Federlegno con la loro responsabilità del Salone del Mobile, le Camere di Commercio di Milano e di Monza in rappresentanza delle 350.000 imprese milanesi e brianzole, consapevoli dell'insostituibilità del teatro nell'indirizzare la coscienza civile, hanno chiesto al Piccolo di aiutarli a richiamare i milanesi alla difesa del primato che questi personaggi avevano contribuito a costruire.

Mani grandi, senza fine
Nascita e ascesa del design a Milano
I Castiglioni, Magistretti, Menghi, Sottsass, Viganò, Zanuso

di e con Laura Curino
regia Laura Curino
scenografia e immagini Manolo De Giorgi
luci, video, scelte musicali Lucio Diana

venerdì 11 febbraio 2011

Paolo Fresu e Donpasta a Mantova Jazz


Musica e cucina miscelati con gusto e sapienza,
Cosa altro chiedere per una serata?



Prima nazionale.
Food Sound Systemè il progetto
multimediale di Donpasta, cuoco poeta, in
cui mescola cucina, musica e immagini, per uno
spettacolo a 360°. La musica, rigorosamente dal
vivo, suona verso i fornelli e i fornelli la ripagano
della stessa moneta.

 
CLOS WINE BAR
CORTE DEI SOGLIARI 2 Mantova
15 MARZO
Testi e voce narrante: Donpasta feat Paolo Fresu
Musiche: Raffaele Casarano e Marco Bardoscia

“Se hai un problema... aggiungi olio”, questo è il motto di donpasta,
cuoco poeta, ecologista e stralunato. Food Sound System è il suo
progetto multimediale in cui si mescolano cucina, musica, racconto
popolare e immagini, per uno spettacolo a 360° tra il teatro
contemporaneo, le favole di un vecchio cantastorie e le disavventure di
un cuoco maldestro. Tutti i sensi sono chiamati in causa: vista, gusto,
olfatto, tatto, udito. Ogni testo, ogni parola, ha un controcanto nelle
immagini e nei suoni che dalla cucina raggiungono la musica ispirando
le melodie.
Donpasta non cucina mai piatti fuori stagione! Contrario al
“fast food” e agli OGM, denuncia le nuove forme di caporalato e
rivendica il cibo come frutto di commistioni meticce… come pasta e
sarde.
La musica, rigorosamente dal vivo, suona verso i fornelli e i
fornelli la ripagano della stessa moneta. Nuove lasagne musicali
spruzzate in levare di reggae, jazz e rock. Nick Drake, Coltrane, Tom
Waits, The Clash diventano ingredienti da aggiungere q.b. Quanto basta,
a questo viaggio periferico. Dai video altri ingredienti, come veri e
propri attori che ci preparano alla tavola. E’ così che il Food Sound
System fluisce, in una sorta di stillicidio gastronomico per lo
spettatore.

http://www.donpasta.com/
http://www.gamberorosso.it/article?id=219720&product=1791

INGRESSO 25 EURO
(CONCERTO E CENA, BEVANDE ESCLUSE)

giovedì 10 febbraio 2011

Intervista Marco Paolini - 4 di 4

Quindi si inventeranno altri modi? 
“Quando ero ragazzo e ho iniziato a far teatro, ho imparato che il teatro è un territorio e non un edificio. I primi posti in cui l’ho fatto erano strade, piazze, scuole e luoghi non teatrali. Per me è una lezione importante, io non ho fatto la carriera di attore facendo i provini per entrare in una compagnia e venire ad occupare un posto in un teatro. Non sono mai stato un attore disoccupato (…). Ci sono molti attori in giro, si fa meno cinema e televisione, tanti pretendono di spendere la loro popolarità a teatro e sgomitano per entrare in questi pochi posti, in queste poche date, in questi pochi soldi. Allora la mia prima reazione è di dire: io mi tolgo, non ho bisogno di sgomitare per entrare in posti dove si fa così e quindi devo iniziare a ragionare, io ed altri, su creare luoghi, modi, opportunità di incontrare la gente che non siano quelli consacrati.”

In alcuni degli ultimi spettacoli c’è un tentativo di dialogo  e coinvolgimento dello spettatore

“Essere didattico per chi lo fa e in qualche maniera per chi ne viene a far parte è una funzione del teatro a cui non voglio sottrarmi. So che è pedante però, in un paese come il mio, potrebbe essere un lusso ritrovarsi in un luogo in cui si può parlare e non solo usare il telecomando. Questo è il senso: a teatro non negare la parola. E’ un atto di fiducia, la possibilità di imparare qualcosa e a volte è molto bello.”
              

mercoledì 9 febbraio 2011

Intervista Marco Paolini - 3 di 4


Considerazioni sullo spettacolo “Itis Galileo” , com’è nato? 
“E’ nato dalla sfida di portare in scena il “Dialogo” che ritengo ancora aperta e inarrivabile, però da lì è partita la curiosità. Quando lavori su un argomento, tendi ad allargare, scopri  tante altre cose interessanti ed è difficile stringere in due ore perché ti scappa la materia da tutte le parti. Non è uno spettacolo che nasce da una urgenza, ma da una passione e posso prendermi un po’ di tempo in più.”  

Come vede il futuro del teatro?
“Lo spettacolo dal vivo, come dice Woody Allen, è l’unico genere che passerà indenne ogni tipo di rivoluzione tecnologica. Se parliamo del teatro come impianto, il teatro pubblico e il sistema economico che lo sostiene, credo che sia giusto che salti prima che salti la scuola. Se si deve salvare uno dei due, salviamo la scuola e buttiamo il teatro. Gli attori si inventeranno un modo per farlo ancora (…). Sono francamente molto pessimista su quello che succederà nei prossimi due anni.  Non credo che questo sistema abbia possibilità, vedo  come frana e vedo con quanta poca dignità sta franando. “

Mantova Jazz



In partenza a Mantova : cinema, incontri, concerti a tema Jazz

http://www.mantovajazz.it/

martedì 8 febbraio 2011

Intervista Marco Paolini - 2 di 4

Come si è formato il suo linguaggio, che sentito dal pubblico scorre così bene ma che non deve essere altrettanto facile da costruire?
“Deve essere semplice, ma non lo è da costruire. La comunicazione oggi è fondata su toni, ritmi drogati, il telegiornale sembra la pubblicità, per non parlare dei talk show in cui si vendono idee come merce. Se tu vuoi cercare una forma di oralità devi prescindere dal tempo, non devi fidarti dei modelli che ci sono intorno. Per me l’ispirazione è quasi sempre di tipo musicale, poi la scelta delle parole è istintiva, quando scrivo mi vengono in un modo, quando le dico mi accorgo che non vanno bene. Credo di essere più bravo a “scrivere in piedi” che non a “scrivere con la penna”.”  

Tema ricorrente è la memoria, una storia individuale che diventa memoria collettiva. Come ottiene questo effetto?
“Io racconto delle storie.  Cerco di farle passare attraverso di me. Devo trovare un gancio di partenza, che può essere un gancio di memoria personale o di vissuto. Lavoro su storie e dettagli esattamente come un giornalista d’inchiesta o uno sceneggiatore di cinema e devo cercare di avere i dettagli più precisi possibili. L’effetto può essere quello che dice lei, andiamo in cerca continuamente di qualcuno che ripari dei torti, che restituisca dei vuoti, per cui può esserci un effetto memoria, ma è temporaneo, è consolatorio. La memoria non si insegna dal palco del teatro. Purtroppo ha bisogno di uno sforzo collettivo. “

Cinema con Bruno Fornara a Correggio

ven. 25 (ore 20,30) – sab. 26 (ore 15,30) – dom. 27 (ore 9,30)
febbraio 2011

PARLARE DI CINEMA
Segni e sensi
Come funziona il linguaggio cinematografico
a cura di Bruno Fornara

Ingresso: euro 20 (3 lezioni) / euro 8 (lezione singola)
il corso si tiene presso Cine+ a Correggio, per info e iscrizioni tel. 0522732287

Il corso è condotto da Bruno Fornara, critico cinematografico di “Cineforum”, docente di cinema alla Scuola Holden di Torino,
codirettore di Ring!, festival della critica cinematografica di Alessandria.

lunedì 7 febbraio 2011

APPELLO ALLA MOBILITAZIONE DELLE DONNE ITALIANE DOMENICA 13 FEBBRAIO 2011

Segnalo la manifestazione di Domenica:
io vado chi si aggrega ?

REGGIO EMILIA – 13 febbraio, ore 15.00, Piazza Martiri del 7 luglio
MODENA – 13 febbraio, ore 15.00, Piazza Matteotti
MANTOVA – 13 febbraio, ore 15.00, Piazza Mantegna

Se non ora, quando?
In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti, genitori anziani.

se non ora quando

Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che – va ricordato nel 150esimo dell’unità d’Italia – hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca e varia esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.
Una cultura diffusa propone alle giovani generazioni di raggiungere mete scintillanti e facili guadagni offrendo bellezza e intelligenza al potente di turno, disposto a sua volta a scambiarle con risorse e ruoli pubblici.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Così, senza quasi rendercene conto, abbiamo superato la soglia della decenza.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.
Chi vuole continuare a tacere, sostenere, giustificare, ridurre a vicende private il presente stato di cose, lo faccia assumendosene la pesante responsabilità, anche di fronte alla comunità internazionale.
Noi chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.
L’APPUNTAMENTO E’ PER IL 13 FEBBRAIO IN OGNI CITTA’ ITALIANA

Intervista a Marco Paolini - 1 di 4

Incontriamo Marco Paolini al Teatro Asioli a Correggio, prima dello spettacolo “Itis Galileo”.

Come ha cominciato a raccontare?
“Mi sono messo a raccontare per necessità, perché avevamo interrotto le prove di uno spettacolo, mi ero fatto male e narrare per me è stato semplicemente un modo per aggirare il problema dell’interpretazione. L’interpretazione è più pesante, a volte anche imbarazzante e in ogni caso hai bisogno di una distanza; mentre raccontare mi viene meglio perché per certi versi è una sorta di straniamento, ci sono i personaggi ma c’è anche il coro. E’ una tecnica leggera che permette a me di entrare in argomenti anche pesanti senza aver trovato un punto di vista o senza avere quello del personaggio. Poi, siccome io faccio l’autore, questa sistema mi si confà di più di una scrittura tradizionale che prevede le parti, lo faccio perché mi piace fare l’autore, lavorare sulle cose. Nel momento in cui la cultura visiva diventa così importante, ognuno di noi fa overdose di immagini, chi invece fonda il suo lavoro sulla parola apparentemente è anacronistico, poi però ti rendi conto che la parola ha un suo significato, in questo caso io parlo per me, è musicale, quindi non è tanto il senso narrativo cronachistico della cosa, quanto il suo farsi musica attraverso l’uso del microfono, del teatro come spazio, della solitudine intorno, senza altri attori con cui dialogare, però cercando  di costruire questo dialogo con il pubblico, quindi non è un monologo ma è una cosa che si fa  con chi hai davanti.”

"Il Catalogo" in arrivo al teatro Asioli a Correggio

MARTEDI’ 8 – MERCOLEDI’ 9 FEBBRAIO
ore 21
IL CATALOGO
di Jean-Claude Carrière
con Ennio Fantastichini, Isabella Ferrari
adattamento e regia Valerio Binasco


Jean-Jacques, giovane avvocato in carriera, conduce una vita da scapolo esemplare, perfettamente organizzata tra ufficio, serate mondane e nottate con donne sempre diverse. Ha però un difetto: non ha memoria, ed è perciò costretto a catalogare in un album tutte le sue conquiste.
Un giorno piomba a casa sua Suzanne, una giovane donna alla ricerca di un certo Philippe Ferrand. La donna è stanca e, senza troppi preamboli, decide di istallarsi a casa di Jean-Jacques sconvolgendo così l’ordine maniacale del suo monolocale e della sua vita.
Si tratta di un tragicomico incontro-scontro di universi paralleli e apparentemente estranei. L’incomunicabilità, e dunque la solitudine, sono le due dimensioni in cui vivono i personaggi.

Info e prenotazioni c/o biglietteria Teatro Asioli:
dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 19 / sabato dalle 10,30 alle 12,30
tel. 0522 637813 – info@teatroasioli.it
Ingresso euro 22 – 19 – 17 (+ euro 1 di prevendita)