mercoledì 4 maggio 2011

Aspettando Venezia 1: 54 Biennale d'arte

Si aspetta Venezia, mentre forse si placa la polemica sul "caso " Sgarbi, che poca attenzione sembra ottenere dai media, io preparo il mio piano di visita alla città in occasione dell' inaugurazione della 54° Biennale d'arte dal titolo Illuminazioni. La direttirice della mostra è anche in questo caso una donna,  Bice Curiger, dopo lo strepitoso successo ottenuto lo scorso anno dalla prima curatrice donna, Kazuyo Sejima per l'architettura.
Bice Curiger
Le prime notizie filtrate sulle scelte della Curiger mi hanno piacevolmente incuriosita. 
Ho apprezzato prima fra tutte l'idea di aprire la Biennale con le opere del veneziano Jacopo Tintoretto, considerato uno dei maggiori innovatori dell'arte non solo  nel suo tempo.
Come ha dichiarato "Le opere del pittore veneziano Jacopo Tintoretto (1518-1594) giocheranno un ruolo di primo piano, instaurando un rapporto artistico, storico ed emozionale con il contesto locale. Questi dipinti esercitano un fascino particolare per la loro luce estatica, quasi febbrile, e per il loro approccio temerario alla composizione che capovolge l’ordine classico e definito del Rinascimento. Nonostante l’auto-riflessione sia un fattore determinante per l’arte contemporanea, raramente questa si muove fuori dal territorio compreso nella storia del Modernismo. L’incorporazione delle opere di Tintoretto del sedicesimo secolo in una biennale d’arte contemporanea trasmette segnali inaspettati e stimolanti e getta luce sulle convenzioni del sistema dell’arte. Tale accostamento non deriva tanto da analogie di natura formale ma è piuttosto pensato come rafforzamento reciproco, finendo per sottolineare l’importanza delle opere d’arte come veicoli visivi d’energia."
Poi la selezione, fra gli artisti in mostra, del fotografo scandianese Luigi Ghirri, un poeta dell'immagine non solo emiliana. 


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