martedì 3 maggio 2011

Debutta a Novellara la Biancaneve di AltrArte.

 

Dopo “Pinocchio- La fuga di un burattino”, che ha vinto il Premio Speciale della giuria al Festival del Teatro di San Lazzero di Savena nel 2010, la compagnia AltrArte, formata interamente da ragazzi diversamente abili, ha debuttato al Teatro di Novellara con “Nel cuore dell’inverno”, una rivisitazione molto personale di Biancaneve. La fiaba diventa un pretesto per raccontare il bisogno di essere amato di ogni essere umano. Un tema che passa attraverso l’esperienza e la biografia individuale per diventare paradigma della difficoltà di essere amati e di amare di ogni essere umano. Dietro il colore della fiaba emergono forti le insicurezze, le paure, il non accettarsi e il  non sentirsi accettati. La diversa abilità diventa una lente di in gradimento delle nostre paure individuali. Il toccante monologo del principe azzurro traballante che dopo un incidente a cavallo - metafora fiabesca e toccante di ciò che è stata la vita reale -  non può più salvare nessuno, parla alle paure e ai dubbi di ciascuno degli spettatori. Lui non si accetta, non si ama e quindi non può amare: una riflessione sull’amore e sui nostri blocchi. 
Nero, bianco e rosso i colori in scena. Ai sette nani e alla musica il compito di scandire i tempi del racconto. Biancaneve invece è sempre immersa nel silenzio, un silenzio che è solitudine.
Uno spettacolo che mescola tecniche e linguaggi: mimo, raffinati giochi di ombre, teatro di animazione, non mancano effetti di grande impatto emotivo, come la scena del cacciatore, che richiamano una realtà tutt’altro che fiabesca. Toccante.





Nessun commento:

Posta un commento