giovedì 5 maggio 2011

Aspettando Venezia 2: Fondazione Vedova

Splendidi palazzi antichi e collezioni d'arte contempornea da urlo sono l'abbinata vicente veneziana. La città infatti è pronta ad accendere i riflettori e a diventare la capitale della contemporaneità. Vediamo cosa la città ha in serbo per l'art addicted contemporaneo.
Alla Fondazione Emilio ed Annabianca Vedova gli spazi espositivi rimarranno chiusi a Maggio per permettere l'allestimento delle nuove mostre: agli antichi magazzini del sale Anselm Kiefer, che ritorna a Venezia dopo quindici anni dalla sua imponente antologica al Museo Correr, nel 1997. L’evento espositivo, curato da Germano Celant, consisterà in un allestimento progettato specificatamente per lo spazio del Magazzino del Sale, offrendo riferimenti alla storia del luogo quanto ai temi cari all’artista, svolti attraverso il ricorso ad enormi quadri, libri e vetrine, che rimandano ai miti del paesaggio e alle storie ancestrali che vanno dal Vecchio e Nuovo Testamento alla Kabbalah.

Anselm Kiefer

In parallelo con il progetto su Anselm Kiefer, nell’ex studio dell’artista Vedova, sarà ospitato “Continuum” (1987): un grande ciclo di pitture in bianco e nero che, sovrapponendosi e intrecciandosi, formano vibrazioni di superficie e di forma, di colore e di  segno. Quasi un’accumulazione di infinite stratificazioni che arrivano a formare un muro di partiture, dove i piani dell’una entrano in dialogo con l’altra, occultandola o esaltandola, quasi a creare una profondità infinita e aleatoria. Una materializzazione dell’energia pittorica che supera i limiti del dipinto per produrre un irradiamento continuo che, come nell’installazione di Kiefer, si estende all’intensità dell’architettura.
(fal sito della fondazione: http://www.fondazionevedova.org/)
Foto di Emilio Vedova al lavoro
Considerando che Anselm Kiefer è uno degli artisti contemporanei che mi piacciono di più, soprattutto nei  lavori, caratterizzati dalla forte resa materica del colore da cui si stagliano oggetti come sognati, a creare immagini poetiche, dense di simboli e fascinazioni. Non vedo l'ora di andare e vedere.

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