sabato 29 gennaio 2011

intervista Alessandro Haber, Alessio Boni e Gigio Alberti - 1 di 4


Incontriamo in una sorta di intervista corale Alessandro Haber, Alessio Boni, Luigi Alberti  al Teatro Asioli a  Correggio prima dello spettacolo “Art”. A loro abbiamo chiesto di descrivere il loro personaggio:

Marc, impersonato da Luigi Alberti, è “il personaggio più rigido,  che meno ammette che l’altro abbia acquistato un quadro per quella cifra per una dimostrazione di arrivismo e per entrare a far parte di un mondo che non gli appartiene; in realtà l’accusa all’amico è di non essere più quello di una volta, di non seguire più ciò che dice lui. Lui era il suo punto di riferimento mentre ora che non lo è più l’indipendenza dell’amico è una minaccia per la sua identità.”

Alessandro Haber è Yvan, “il più semplice, umile, istintivo che ha dei problemi veri, passa da un lavoro precario all’altro. Sembra che la sua vita si sia messa a posto, ha trovato un po’ di tranquillità ma non è felice. E’ quello che crede di più in questo rapporto di amicizia, vuole far fare la pace, vuole il bene degli altri, mente pur di far piacere, soffre molto del disagio fra loro tre, gli dispiace e si prende a cuore la situazione. E’ quello disarmante, che viene messo in mezzo e usato come punchingball dagli altri”.

 Alessio Boni  racconta Serge, “un dermatologo in un momento di crisi della sua vita, divorzio, due bambini, cinico, cerca riscatto frequentando la bella società,  per sentirsi un po’ superiore, ha la necessità di fare un cambio ma lo fa sbagliando, perché scambia gli affetti con gli oggetti. Appassionato di arte, comincia a frequentare gli ambienti dell’arte contemporanea. Il suo cambiamento sgretola l’amicizia e crea la crisi:  vuole fare un salto di gradino, cambiare ideali però non si rende conto del cuore che lascia dietro.”

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