lunedì 31 gennaio 2011

Lucas Carnach: una splendida mostra alla Galleria Borghese


 
Tornare alla Galleria Borghese è sempre un immenso piacere, per l’altissimo livello delle collezioni (Caravaggio, Tiziano, Raffaello solo per fare qualche nome), per la bellezza delle sculture (Bernini e Canova in testa) e per lo splendido palazzo, un gioiello nel parco della Villa Borghese. Inoltre è una delle realtà museali italiane che continua a fare cultura, nonostante il valore della sua collezione basti da solo a garantire un flusso continuo di visitatori. La direttrice Anna Coliva porta avanti il progetto “10 grandi mostre”, che rende omaggio ai capolavori del museo facendoli dialogare con la produzione artistica dell’autore. Mostre curate ed allestite benissimo che riescono a portare a Roma capolavori assoluti di grande bellezza e qualità artista.
Fino al 13 febbraio 2011 la Galleria Borghese di Roma propone per la prima volta al pubblico italiano la figura e le opere di Lucas Cranach il Vecchio (1472-1553), massimo esponente, assieme a Albrecht Durer, della rinnovata pittura tedesca del 1500. Una mostra monografica che vuole evidenziare la scioccante e audace modernità della sua pittura, soprattutto per le raffigurazioni a metà tra il Sacro e il Profano, per i nudi biblici e mitologici, per l’erotismo allusivo dei suoi dipinti. Un artista che proprio per il suo valore riesce a lavorare a contemporaneamente a corte, per la Chiesa Cattolica e quella Luterana. L’allestimento mostra  il dialogo ricco di fascinazioni reciproche fra il Rinascimento italiano e le splendide tele di quello nordico, in un gioco di differenze e somiglianze. Una delle migliori mostre viste da tempo.

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