giovedì 16 dicembre 2010

Bologna la dotta 3: Teatro Duse

Bologna è una antica città universitaria, ricca di cultura, librerie e tanti teatri. Qui gli studenti protestano contro la riforma dell'Università e i tagli alla cultura iniziano, purtroppo, a farsi sentire.

Con il Decreto Legge n.78 del 31 maggio 2010, l’Ente Teatrale Italiano viene soppresso.
Cosa vuol dire?
I suoi compiti  sono trasferiti al Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Già,  ma erano di competenza ETI tre grandi teatri italiani: Teatro Duse a Bologna, Teatro Valle di Roma e del Teatro della Pergola di Firenze, con lo scopo di promuovere l’incremento delle attività teatrali e di pubblico spettacolo nel quadro delle direttive fissate dal Ministero della Cultura Popolare“ con  “ il preciso compito di agganciare ogni fascia di pubblico e di programmare una sequenza di spettacoli che alternano, o cercano di alternare, i generi, l’impegno e la qualità delle compagnie”.

Ma mentre il Ministero si ri-organizza e la  Direzione Generale dello spettacolo dal Vivo riprende alcune delle attività finora esercitate dall’ETI: si apre la stagione 2010/2011 del Teatro Valle di Roma e del Teatro della Pergola di Firenze.

E a Bologna? Questa la situazione del Teatro Duse (dal sito del teatro)
Per quel che riguarda il Teatro Duse, il processo di dismissione del teatro, che era già stato avviato negli anni scorsi, ha subìto una drastica accelerazione che ha determinato l’impossibilità di presentare una stagione teatrale nei tempi e nelle modalità consuete.
In questo momento il Ministero per i Beni e le Attività Culturali è impegnato ad individuare il nuovo gestore del Teatro che avrà il compito di programmare una nuova stagione teatrale.(Si era parlato di una collaborazione fra ERT e Nuova Scena, ma la gestione risulta troppo problematica ed onerosa).
Consapevoli del disagio che tutto ciò sta comportando e grati dell’affetto e del sostegno che in questi ultimi mesi la cittadinanza di Bologna e non solo ha dimostrato al Duse, stiamo oggi lavorando per creare un calendario di eventi e spettacoli che in questo momento di transizione ci permetta comunque di tenere aperto il teatro e garantire così al nostro pubblico e alla città un’offerta culturale di qualità.

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