giovedì 16 dicembre 2010

I Premi Ubu finalmente

Lunedì sera sono stati conferiti i Premi Ubu, uno dei massimi riconoscimenti italiani per il teatro, ideati dal critico Franco Quadri alla fine degli anni ‘70. La serata, presentata da Gioele Dix, si è svolta al Piccolo Teatro di Milano, sede storica in cui è nato il teatro di strehler e Grassi. Fra i premiati diverse produzioni che sono passate o che sono in arrivo nelle programmazioni teatrali della nostra città e provincia. Una serata per un teatro italiano che nonostante i tagli, lotta e non accetta il silenzio.
Il premio per lo spettacolo dell’anno è stato consegnato in ex aequo a tre titoli - scelta discutibile -: “Finale di partita”, con la regia di Massimo Castri, una co-produzione Ert-Emilia Romagna Teatro, Teatro di Roma, Teatro Metastasio (che sarà in scena a Correggio la prossima stagione); “L’ingegner Gadda va alla guerra”, per la regia di  Giuseppe Bertolucci e Fabrizio Gifuni in collaborazione con Teatro delle Briciole Solares  di Parma (spettacolo che sarà in cartellone a Reggio il 25, 26 e 27 Febbraio); “Roman e il suo cucciolo” per la regia di Alessandro Gassman, (che la scorsa stagione ha ottenuto un grande successo a Correggio e che sarà possibile vedere a Maggio al Teatro Storchi di Modena). 

Grande successo per Gassman che vince in ex  equo con “Bizzarra” di Rafael Spregelburd, anche il premio come nuovo testo straniero per “Immanuel Kant” di Thomas Bernhard, appena passato al Teatro Asioli di Correggio. Il premio per la miglior regia va ad  Armando Punzo  per “Alice nel Paese delle Meraviglie - Saggio sulla fine di una civiltà da Lewis Carroll”.

Fabrizio Gifuni vince il premio come miglior attore per ”L’ingegner Gadda va alla guerra”. Migliore attrice invece Francesca Mazza per lo spettacolo “West” del ciclo O/Z di Fanny ed Alexander.“La borto” di Saverio La Ruina, dopo aver vinto il premio Hystrio per la drammaturgia, vince anche l’Ubu come nuovo testo italiano: da non perdere quindi l’appuntamento a Rubiera.

Segnaliamo anche il premio speciale a  Roberto Saviano, per il monologo “La bellezza e l’inferno”, un atto d’accusa contro le mafie, in cui si mette in gioco da narratore. Per lui un ennesimo importante riconoscimento in quest’anno ricco di progetti e di successi.
A questo punto ancora c’è la possibilità di vedere ciò che di meglio il teatro ha prodotto quest’anno in Italia e che magari ci era sfuggito. Ma iniziano anche polemiche e discussione, come per ogni premio che si rispetti. Il direttore del teatro Asioli di Correggio, Alessandro Pelli, commenta “ Il mio parere personale è che sia Roman che Finale di partita sono ottimi spettacoli (non ho visto Gadda di Bertolucci-Gifuni, ma certamente non deluderà), così come ritengo che il pluripremiato Gassman sia veramente un regista-operatore culturale molto interessante che può aprire le platee dei teatri a nuovi pubblici grazie ad una sapiente ed energica miscela di tradizione e innovazione. C'è ovviamente la soddisfazione di aver ospitato all'Asioli buona parte degli spettacoli premiati”.

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