venerdì 10 dicembre 2010

Questo fine settimana: L'opera da due soldi a Reggio Emilia

Teatri di Reggio segnalo l'importante appuntamento per gli amanti dell'opera:

Uno straordinario evento teatrale quello offerto dal Teatro Municipale "Romolo Valli" di Reggio Emilia l´11 e il 12 dicembre,  una delle più celebrate compagnie teatrali del mondo, guidata da uno dei registi più innovativi in circolazione, e alle prese con uno dei capolavori del proprio repertorio: si tratta del Berliner Ensemble, che propone ai fortunati spettatori "Die Dreigroschenoper" (L´Opera da tre soldi), dramma con musica con un prologo e otto quadri, con testo di Bertolt Brecht e musica di Kurt Weill, con la regia di Robert Wilson.
L´allestimento che viene presentato, andato in scena per la prima volta a Berlino nel 2007,  con la drammaturgia di Jutta Ferbers, rivela un Brecht comico e sensuale, grottesco e perverso. Lo spettacolo – inserito nel repertorio del teatro berlinese fondato dallo stesso Brecht – ha riscosso grande successo nei teatri di tutto il mondo, raccogliendo una messe di premi, tra cui in Italia il premio Ubu come miglior produzione straniera.
"Die Dreigroschenoper", mordente satira di costume e al contempo paradigma di un genere teatrale tutto nuovo (l’operetta berlinese come alternativa a quella viennese), fu lo shoccante e fortunatissimo esito dell’estro provocatore dell’enfant terrible più à la page dell’intelligencija tedesca coeva, Bertolt Brecht, e di uno dei compositori più fieramente eccentrici e più felicemente sperimentali della stagione della Gebrauchmusik (o «musica d’uso») anni Trenta, Kurt Weill. Riscrivendo in forma di parodia del melodramma italiano una ballad opera inglese settecentesca (The Beggar’s Opera di John Gay, tradotta in tedesco dalla scrittrice Elisabeth Hauptmann), Brecht e Weill ribaltarono dalle fondamenta l’edificio del teatro coevo e lo “imbrattarono”, con finezza e violenza insieme, di scritte militanti anti-borghesi e di caricature del potere capitalistico, ponendo al contempo nuove basi per un teatro politico che più avanti si declinerà nei paradigmi della «scena epica», del «dramma didattico» e del celeberrimo V-Effekt (lo «straniamento»).

Info: 0522 458811

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