lunedì 27 dicembre 2010

Libri 1

Con le vacanze ed il freddo aumenta il tempo da passare in casa, magari con un buon libro. Io ho appena finito "L'artificio e l'emozione - l'attore nel teatro del '900" scritto con grande chiarezza e passione da Luigi Allegri, professore ordinario di storia del teatro e dello spettacolo presso l'Università di Parma.
Allegri che ripercorrendo le teorie novecentesche sull’attore, da Stanislavskij a Mejerchol’d, da Brecht a Grotowski, le scopre attraversate da due grandi correnti: chi chiede all’attore una partecipazione esistenziale prima ancora che professionale  e chi lo considera soprattutto un consapevole utilizzatore di tecniche. Polarizzazioni, entrambe, che recuperano all’attore del Novecento centralità creativa e uno statuto originario di corporeità, grande rimosso del teatro ottocentesco.

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