mercoledì 15 dicembre 2010

"Lavinia fuggita" con Laura Curino


Nella Sala degli Specchi del Teatro Valli a Reggio Emilia, domenica scorsa, un incontro al femminile di grande intensità: Laura Curino, attrice e autrice fra le più note del teatro di narrazione, che spesso nei suoi lavori porta in scena il punto di vista femminile (Telai, Santa Barbera, Una stanza tutta per sé, solo per fare qualche esempio), ha interpretato “Lavinia Fuggita”, racconto di Anna Banti. La scrittrice, nata nel 1895 e scomparsa nel 1985,  è autrice del romanzo storico “Noi credevamo” da cui Martone ha tratto il film omonimo presentato a Venezia e ora nelle sale. Ma il grosso della sua produzione letteraria ha come tema all’analisi della situazione femminile: racconta spesso di donne con talenti notevoli ma contrari alle regole sociali: così è Lavinia, trovatella del ‘700 veneziano che segue la scuola di musica di Vivaldi; è un’abile compositrice, ma ad una donna non era concesso comporre. A Lavinia rimane solo la fuga per avere la libertà di essere se stesa. Intensa e coinvolgente la lettura di Laura Curino, che con la voce e qualche gesto sembra creare il racconto davanti agli occhi del pubblico. A rendere più forte l’emozione l’accompagnamento musicale delle atmosfere dense create da Maurizio Camardi. Un vero e proprio creatore di colonne sonore da lettura, come già avevo sperimentato leggendo "Cristiani di Allah" noir di Massimo Carlotto uscito con un CD, il primo romanzo con colonna sonora inclusa! 
Dopo lo spettacolo passo a salutare Laura Curino, mi esce sempre un buffo "Lei" con la maiuscola, di stima, una cosa da altri tempi.

(spettacolo visto 12/12)

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