sabato 23 aprile 2011

Giuliana Musso : intervista parte 2

Il seguito dell'intervista con Giuliana Musso a Rubiera.

Il dibattito sul  ruolo femminile nella società è molto attuale in questa momento: quanto c’è di casuale?
“E’ casuale, parlo di donne e di potere ma tutto è partito dall’analisi della distruttività, da qui  poi sono arrivata alla questione del genere. Oggi il tema è alla ribalta, ma credo che la popolarità passerà molto in fretta ed è bene impegnarsi e  contribuire a mantenere viva  questa riflessione”

Com’è nata la collaborazione con Corte Ospitale che ha prodotto i suoi tre spettacoli della trilogia della vita?
“E’ nata come nasce un’amicizia disinteressata, dal riconoscimento reciproco di simpatia e onestà intellettuale. Per me è stata una grande fortuna, faccio un lavoro di nicchia, autoriale, che vive di repliche e occorre portarlo avanti dando sostegno con delicatezza e trasparenza. Siamo come artigiani e Corte Ospitale ha questa sensibilità. Il mio cruccio è non vivere qui: ho molte amicizie, fra Reggio, Modena, Bologna. E’ un territorio che ospita e ha saputo nutrire artisti di stampo artigianale che stimo. Qui ci sono artisti ed organizzatori che mescolano passione e soggettività più che in altre zone.”

Fare teatro i Italia  oggi: quali i segnali per il futuro?
“ I segnali in questo momento sono tragici per chi fa il mio mestiere e lo fa come lo faccio io. Una società che non riconosce l’arte e la cultura come una risorsa è già perduta. C’è poca onestà anche nella difesa reale del nostro settore, i tempi sono duri per tutti e a volte i migliori di noi si chiudono nei fortini e cercano di salvare il salvabile, è umano, ma non è un bel segnale. Non sono molto ottimista. Io non ho lavorato coi finanziamenti e i grandi stabili, ho sempre battuto altre strade, facendo un lavoro sulle idee e con persone simili a me, ritagliando piccoli spazzi di nicchia, ma queste realtà stanno diminuendo e sono le prime a risentire della crisi del sistema. Non penso che la crisi aprirà nuove vie, ma rafforzerà la chiusura.”

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