lunedì 4 aprile 2011

Intervista: Eros Pagni parte 2

Come vede il futuro del teatro?    
Spero che questo intervento del governo riporti un po’ di ossigeno, ma il teatro è una goccia d’acqua in un secchio, far del male al teatro è come far male ad una mosca, ad annientarlo ci vuol poco. Dico questo perché oggi, in una compagnia d’assicurazione in cui erano descritte tutte le varie attività dell’uomo, ce n’era una sfilza, ma la nostra non c’era. Mi hanno chiesto che cosa faccio. “L’attore di prosa” ho risposto. Hanno detto che questo lavoro non è contemplato, al che mi sono ritrovato improvvisamente accanto a Vladimiro. Mi sono chiesto chi sono.

C’è invece un ricordo del passato di cui le va di raccontare?
In 52 anni ci sono tanti ricordi, belli e brutti, io sono pessimista di natura, ma voglio essere più blando e ricordare la prima volta che sono stato chiamato per affrontare un protagonista, che è stato il Moliere Bulgakov per la regia di Luigi Squarzina. Quello fu un momento di particolare significato della mia vita d’attore.


Nessun commento:

Posta un commento