lunedì 16 gennaio 2012

Il teatro varietà di Paolo Poli



Si aprono le scene al Teatro Asioli a Corregggio,  fra scintillii e  mise eleganti e impensabili, Paolo Poli porta in scena “Il mare”, tratto dai racconti di Anna Maria Ortese. Un varietà di costumi, canzonette e ironia fa da cornice a dodici racconti trasformati e interpretati da Poli in quadri recitati, sei monologhi e sei scene di teatro a personaggi. Lo spettacolo evoca un passato nostalgico, mostrandone le suggestioni ma anche tutte le piccolezze, come se non fosse mai stato migliore, ma intriso delle stesse falsità e piccolezze del presente. Poli è abilissimo a far emergere, sotto la patina della poesia di piccole cose dei testi della Ortese, la fitta rete di invidie, cattiverie, miserie del quotidiano. In bilico fra varietà e teatro, Poli accompagna lo spettatore in una scorribanda dagli anni ’30 agli anni ’70, con canzonette ad alta ironia, i sorprendenti costumi di Santuzza Calì, le scenografie di Emanuele Luzzati; porta in scena un Italietta dal retrogusto amaro fra colore, ironia e una vena di trasgressione. Sul palco c’è spazio per le apparenze da salvare, il mito dell’america, le speranze, le invidie, le paure, la mediocrità ma anche per tante contrapposizioni: egoismo e generosità, illusioni e disillusioni, nostalgia e irrisione. Paolo Poli passa con naturalezza a ruoli e voci maschili e femminili, giocando con abiti e mise, con testo e pubblico, mescolando con eleganza cultura alta e popolare. Con lui sul palco i Boys (o le girls?) en travestì della compagnia Sorrisi e Veleni. Conclude lo spettacolo forse il più famoso racconto della Ortese -“Gli occhiali” - in cui una bambina “quasi cecata” immagina un mondo bellissimo, per poi rimanere sconvolta – all’arrivo degli occhiali – dalla miseria da cui è circondata, parabola della difficoltà e del dolore di fare i conti con la realtà che ci circonda, il filo rosso dello spettacolo.
Dopo il finale, vie le parrucche per una scoppiettante aggiunta di poesie a doppio senso. 

Nessun commento:

Posta un commento