martedì 7 giugno 2011

Anselm Kiefer ed Emilio Vedova

 
Domenica 29 sono state inaugurate alla Fondazione Vedova le nuove mostre che rimarranno aperte fino al 30 Novembre. La prima è quella di Anselm Kiefer, una delle più belle istallazioni in assoluto presenti a Venezia, “Salt of the Earth” poetica e carica di simboli. Kiefer, riservato e cortese,  è stato il vero protagonista della giornata, con un opera che affascina ricca di simboli non solo alchemici e riferimenti a percorsi spirituali di rinnovamento del se. Il sale della terra è inteso da lui come il cammino che attende ogni uomo, un percorso che attraverso l’arte può portare alla purificazione e ad un uomo migliore.  L’arte è una sorte di cammino iniziatico, un percorso alchemico che può portare  dall’impuro al puro: da vedere assolutamente. Lastre di piombo, ondulate come onde, con ricordi di mare e di salino, incrostati di ruggine, ossidati con l'elettrolisi, quasi gigantesche cartoline di ricordi sbiaditi nella memoria, orizzonti lontani e confusi. Quasi velature, fasi successive del cammino di purificazione dell'uomo.Il punto di arrivo è un grande sottomarino, in un mare che si fa cielo e una materia che è simbolo. Il mare verde è appena fuori dalla porta, il sale lo stesso che incrosta i muri degli ex magazzini del sale.
Era presente il curatore Germano Celant ad “officiare” l’evento e un pubblico formato da una selezione di stampa e adettetti ai lavori di tutta Europa. A fianco la mostra “…in continuum” che espone 109 tele di Emilio Vedova, tutte in bianco e nero,  sovrapposte le une alle altre in un gioco di richiami e rimandi, un senso di movimento e continuità.
 
 

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