domenica 12 giugno 2011

A Venezia la Biennale dei padiglioni nazionali.


Fra i tanti padiglioni, ecco un elenco consigliato di cosa vedere. Diverse proposte sono risultate poco convincenti, primo fra tutti il padgilone svizzero,per cui ecco cosa è bene non perdere. 
Colpiscono particolarmente il padiglione britannico, in cui Mike Nelson ricostruisce  un caravanseraglio del suk di Istanbul: la cura e l’attenzione meticolosa ai dettagli più umili che permette di ri-creare un mondo, ma anche un segnale di ricerca ed interesse verso ciò che proviene al di fuori dalla ‘vecchia’ Europa. 

Piace il filmato animato del padiglione giapponese: un raffinato caleidoscopio che mescola natura e umano, in una visone del tutto come interdipendenza fra gli elementi. Mescola tecnologia e la tradizone del disegno giapponese Hokusai in testa.
Nel padiglione tedesco si mescola biografia e le pagine più tristi della storia: il nazismo e la malattia inseriti in una sorta di chiesa degli orrori dove c’è spazio anche per la speranza; L’opera di Christoph Schlingensief, intensa, impegnata e caratterizzata da una forte visione personale, ha vinto il Leone d’ Oro come migliore partecipazione nazionale.

Boltanski nel padiglione francese crea una spettacolare istallazione sul caso, la vita e la morte. Il padiglione greco, carico di poesia essenziale, è quasi un omaggio a Scarpa. Interessante il dialogo intergenerazionale di DominiK Lang al padiglione ceco. C’è un ritorno dell’arte ai temi della politica. Bello e denso di riflessioni sul dialogo e sul concetto di confine il padiglione di Israele. Interessanti anche gli approcci al tema della libertà di parola e di pensiero portata avanti dagli artisti del padiglione della Danimarca. Interessanti anche le performance del padiglione americano, che puntano il dito sull’ansia di perfezione del paese e su scelte spesso molto discutibili.
Tante viste vip ai padiglioni nazionali della Biennale, oltre a Vittorio Sgarbi, anche Nichi Vendola, l’ultracentenario Gillo Dorfles, Roberto D’Agostino, Philippe Daverio fra la folla di artisti, critici, giornalisti.

Nessun commento:

Posta un commento