Vedo annottare,
là dove attraccono le chiatte,
barchette a motore si muovono lente, silenziose lungo il canal.
Come sempre sola, in mezzo a gente sconosciuta,
mi sento trasparente,
non uno sguardo,
non una parola.
La giornata scolora piano,
tinge di rosa nuvole filamentose,
luminose fra i tetti di trine,
ha un orizzonte più ampio questa città,
più cielo da guardare.
Ascolto,
io trasparente,
i discorsi degli altri.
Le acque della laguna, scure , riflettono le prime luci,
sembrano le lastre di piombo ondulate di Kiefer.
Lastre scure, riflessi di onde, sale e verde speranza.
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