mercoledì 15 giugno 2011

Tra - The edge of becoming al Museo Fortuny

 
Al Museo Fortuny, una delle più belle location veneziane, è stata inaugurata la mostra “TRA- edge e becoming”, in bilico fra occidente e oriente gli artisti indagano i vari significati del passaggio, da quello fra vita e morte alla trasformazione. anche la mostra è tutto un divenire, un percorso molto personale.

La prima meraviglia è il palzzo: lo si nota per la bellezza durante l'attraversamento del Canal Grande dal vaporetto, è appartenuto alla famiglia Pesaro, fu poi acquistato da Mariano Fortuny per farne la propria dimora e atelier di fotografia, scenografia e scenotecnica, creazione di tessili, pittura; di tutte queste funzioni esso conserva ambienti e strutture, tappezzerie, collezioni: dalla raccolta dei dipinti, ai preziosi tessuti che rivestono interamente le pareti, alle celebri lampade, tutto testimonia la geniale ispirazione dell’artista, il suo eclettico lavoro – tra sperimentazione, innovazione, qualità altissima di risultato - la sua presenza sulla scena intellettuale e artistica a cavallo tra ‘800 e ‘900. La dimora di un artista e collezionista eclettico, che viene donato al Comune da Henriette, vedova di Mariano, nel 1956 insieme alle collezioni dell'artista.


TRA. EDGE OF BECOMING è una mostra curata nei minimi dettagli che espone più di 300 opere presso Palazzo Fortuny, esplorando i collegamenti trasversali tra luoghi, storia, patrimonio creativo ed esperienza universale. L'esposizione sarà aperta al pubblico fino al  27 novembre 2011.

La mostra trasforma i quattro piani di Palazzo Fortuny in un percorso espositivo dove il dialogo e l'interazione tra le opere, il visitatore e lo spazio stesso è di fondamentale importanza.  Sono esposti alcuni degli artisti più importanti al mondo, come Marina Abramovic, Miquel Barcelò, Eduardo Chilida, Fernand Léger e Kazuo Shiraga. Alcuni artisti hanno realizzato le loro opere appositamente per questa mostra, come Massimo Bartolini, Maurizio Donzelli, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Hiroshi Sugimoto, Kim Soo-Ja, Gunther Uecker e Carl Michael von Hausswolff.

Il titolo della mostra
TRA è stato scelto per i suoi tanti significati. In primo luogo, può essere letto al contrario per formare la parola “art”. Se considerato preposizione, il suo significato è proprio “nel mezzo” ed “ all'interno”, ed evoca allo stesso modo qualcosa che va “oltre” o “in avanti”. TRA è termine di uso comune anche in molte parole del Sanscrito come “mantra”, “tantra”, “yantra”.
TRA mette in relazione l'idea di purificazione attraverso una trasformazione rituale e creativa. Costituisce anche lo spazio tra due dimensioni ed evidenzia il momento di passaggio verso nuove esperienze. In questo senso, TRA si collega anche alla nozione giapponese di “ma” che indica il vuoto, uno spazio positivo tra due oggetti. Il sottotitolo della mostra, EDGE OF BECOMING (“Soglie del divenire”), si riferisce al vuoto che conduce ai possibili poteri dell'energia. TRA. THE EDGE OF BECOMING ricerca l'equilibrio guaritore e l'interazione creativa che spiega ogni inizio.

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