sabato 26 febbraio 2011

In arrivo a Correggio "Le bugie con le gambe lunghe"

martedì 1 – mercoledì 2 marzo 2011
ore 21

La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
LE BUGIE CON LE GAMBE LUNGHE
di Eduardo De Filippo

regia Luca De Filippo

con Luca De Filippo,
Nicola Di Pinto, Anna Fiorelli,
Fulvia Carotenuto, Carolina Rosi, Massimo De Matteo,
Gioia Miale, Giuseppe Rispoli, Antonio D’Avino, Chiara De Crescenzo, Alessandra D’Ambrosio, Carmen Annibale
scene Gianmaurizio Fercioni
costumi Silvia Polidori
luci Stefano Stacchini

Martedì 1 e mercoledì 2 marzo (ore 21) al Teatro Asioli di Correggio, Luca De Filippo interpreta e dirige Le bugie con le gambe lunghe di Eduardo De Filippo accanto ai ‘suoi’ rodati attori Nicola Di Pinto, Fulvia Carotenuto, Anna Fiorelli, Carolina Rosi, Massimo De Matteo e altri.

La commedia, scritta nel dicembre 1946 - subito dopo il debutto napoletano di ''Filumena Marturano” -, venne rappresentata solo un anno dopo: lo straordinario successo di Filumena infatti ne fece rinviare continuamente il debutto.
Come sarà poi ''Le voci di dentro”, ''Le bugie con le gambe lunghe” è una commedia sul tema della verità e  della menzogna, in cui la vena amara che scorre in  sottofondo alla comicità a tratti quasi  farsesca del primo atto si accentua con il procedere dell’azione. La storia vive dei reciproci intrighi che alcune coppie intrecciano intorno a Libero Incoronato, un uomo modesto, onesto, insieme dignitoso e fiero, la cui vita tranquilla viene sconvolta dai vicini che tentano in ogni modo di coinvolgerlo, suo malgrado, nelle loro squallide storie. Prima ingenuamente ostinato nello smascherare le clamorose  menzogne, spacciate per verità, di cui è testimone, Libero decide alla fine di adeguarsi in modo provocatorio alla regola generale, rilanciandola e amplificandola fino al paradosso. Ed ecco il titolo della commedia, che rovescia il proverbio popolare: le bugie con le gambe corte sono quelle dei bambini, quelle puerili, mentre quelle con le gambe lunghe sono quelle ''che tutti noi dobbiamo aiutare a camminare per non far cadere l’impalcatura della società.” (Eduardo nell’intervista a Sergio Romano). Un personaggio e una commedia che anticipano  modalità drammaturgiche molto moderne, fortemente presenti nell’Eduardo a venire.

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