giovedì 24 febbraio 2011

Correggio Jazz

Tempi duri per lo spettacolo in Italia.
E Correggio Jazz  non può non risentirne. Meno concerti, ma sulla qualità non si arretra.
Mentre si inaugura la collaborazione con ‘Foligno Young Jazz’, saranno all’Asioli un grandissimo (Sandoval recuperato), una scelta del meglio della giovane Italia (Cafiso e Cigalini), uno dei più frizzanti gruppi newyorkesi (Sex Mob) e un batterista fedelissimo di Uri Caine & C. impegnato in una produzione originale con nuova musica e gruppo italiano (Jim Black).
DOMENICA 8 MAGGIO 2011
ore 21
CHICO FREEMAN Y GUATACA
featuring ARTURO SANDOVAL
Arturo Sandoval – tromba; Chico Freeman – sax tenore, sax soprano, voce;
Ivan Bridon – pianoforte; Felipe Cabrera – basso;
Pibo Marquez – percussioni, voce; Françis Arnaud – batteria
Ingresso euro 20 – 16

Chico Freeman e i Guataca, assieme all’ospite extraordinaire Arturo Sandoval, tornano nel cartellone di Crossroads, dopo l’appuntamento annullato la scorsa primavera a causa della nube vulcanica.
Chico Freeman (classe 1949), figlio del celebre sassofonista Von Freeman e formatosi musicalmente anche al fianco di Wynton Marsalis, mette qui in mostra il lato più esotico e appariscente della sua poliedrica creatività. Freeman ha saputo infatti indirizzare il suo sax con somma maestria nei territori del mainstream come in quelli dell’avanguardia, oltre che della musica afrolatina.
La multietnica policromia ritmica dei Guataca sarà resa ancor più pirotecnica dalla presenza di un guest impareggiabile: Arturo Sandoval. Nato a Cuba nel 1949, nel 1977 entra a far parte stabilmente della United Nation Orchestra di Dizzy Gillespie, che è l’idolo di Sandoval e che ne diverrà mentore. Membro fondatore dei mitici Irakere, dai primi anni Ottanta Sandoval inizia una carriera da solista senza sacrificare nessuno dei suoi numerosi talenti. Come jazzista lo si ascolta al fianco di Woody Herman, Woody Shaw, Michel Legrand, Stan Getz, Tony Bennett, mentre non sono da meno le collaborazioni pop e crossover: Frank Sinatra, Paul Anka, Rod Stewart, Alicia Keys, Céline Dion, John Williams. Nel frattempo fa man bassa di ogni possibile premio dell’industria musicale, entra nel mondo del cinema (colonne sonore per Havana e Mambo Kings e addirittura un film dedicato alla sua vita con Andy Garcia: The Arturo Sandoval Story) e non trascura la sua formazione di musicista classico, esibendosi come solista con le più importanti orchestre sinfoniche. Tra un tour e l’altro, nel 1990 Sandoval ha ottenuto asilo politico dagli Usa, ricevendone la cittadinanza nel 1999.

VENERDI’ 20 MAGGIO 2011
ore 21
FRANCESCO CAFISO & DINO RUBINO

“Travel Dialogues”

Francesco Cafiso – sax alto; Dino Rubino – pianoforte, tromba

MATTIA CIGALINI QUINTET
feat. TULLIO DE PISCOPO & MARCO TAMBURINI

“Arriving Soon”

Mattia Cigalini – sax alto; Marco Tamburini – tromba; Andrea Pozza – pianoforte;
Riccardo Fioravanti – contrabbasso; Tullio De Piscopo – batteria
Ingresso euro 15 - 12

Una serata nel segno dei due ‘giovani leoni’ italiani del sax, perfettamente coetanei (Cafiso è nato in provincia di Ragusa nel 1989, Cigalini lo stesso anno in provincia di Piacenza) ma dalla parabola musicale che ha seguito rotte assai diverse.
Le prodezze giovanili di Cafiso hanno avuto un tale risalto internazionale da lanciare la sua carriera verso esperienze estremamente altolocate: con Wynton Marsalis e gli altri della sua famiglia musicale, Hank Jones, Cedar Walton, Jimmy Cobb, Ben Riley, Joe Lovano, Enrico Rava… Da qualche tempo le prove di Cafiso dimostrano una personalità in via di crescita e ridefinizione. Ne è splendido esempio il duo con Dino Rubino, da poco affidato al disco Travel Dialogues. Cafiso e Rubino trovano una rara intesa tra il vocabolario jazzistico e il melos italiano, abbondando nel secondo senza mai venire meno all’essenza del primo.
Enfant prodige lo è stato anche Cigalini, seppur con meno clamore internazionale (ma adesso è già un beniamino del pubblico nipponico). Al sassofonista piacentino è bastato il disco d’esordio da leader (Arriving Soon) per affermare il proprio talento naturale, la potenza del suo suono e l’impositività del suo fraseggio: un approccio esuberante ed effervescente alla tradizione hard bop, con un quintetto pressoché identico a quello con cui si esibirà a Crossroads. Quella di Cigalini è musica fatta col cuore, di bruciante necessità ed espressività, sorretta da una tecnica che va oltre gli aggettivi superlativi.

VENERDI’ 27 MAGGIO 2011
ore 21
Correggio Jazz - Foligno Young Jazz
STEVEN BERNSTEIN SEX MOB
Steven Bernsteintromba, tromba a coulisse; Briggan Krauss – sax alto, sax baritono;
Tony Scherr – contrabbasso; Kenny Wollesen – batteria, percussioni
Ingresso euro 12 – 10

Un gruppo fatto apposta per far risaltare l’ironica, istrionica, fantasmagorica slide trumpet di Steven Bernstein: i Sex Mob sono l’incarnazione dello spirito più irrequieto ed eccitante della scena downtown newyorkese. Nella loro ormai lunga storia (il primo album della band fu pubblicato nel 1998 dalla Knitting Factory, ma il gruppo girava già dal 1995) i Sex Mob hanno omaggiato (‘oltraggiato’?) le musiche di Prince, Sly Stone, Duke Ellington, i Beatles, i Grateful Dead e gli Smashing Pumpkins, senza tralasciare il ‘canzoniere’ di James Bond. Tutto ciò conferendo un’impronta strumentale sexy e conturbante alle imprevedibili scelte di repertorio. Nelle esibizioni live del quartetto può succedere di tutto: nella scaletta musicale possono spuntare Strauss come Britney Spears, ma state certi che le esecuzioni non saranno mai meno che irriverenti e sulfuree. Nonostante lo spirito anticonvenzionale della loro musica, i Sex Mob sono stati riveriti anche dal grande establishment dello spettacolo, ricevendo una nomination ai Grammy Awards (miglior disco di jazz contemporaneo per Sexotica).
Nato nel 1961, e formatosi con un approccio tradizionale alla tromba che ancora oggi si nota nel suo timbro, Steven Bernstein ha vissuto la musica nella maniera più eclettica e dinamica: dai Lounge Lizards di John Lurie alla colonna sonora di Kansas City di Robert Altman, da Aretha Franklin, Lou Reed e Sting a Roswell Rudd, Sam Rivers e Don Byron.

DOMENICA 29 MAGGIO 2011
ore 21
Produzione originale
 Correggio Jazz - Foligno Young Jazz
JIM BLACK New Project
Jim Black – direzione, batteria; Francesco Bigoni – sax tenore;
Simone Zanchini – fisarmonica; Francesco Diodati – chitarra;
Alfonso Santimone – Fender Rhodes, live electronics; Joe Rehmer– contrabbasso
Ingresso euro 12 – 10

Jim Black (nato a Seattle nel 1967, ma poi trasferitosi a Boston e quindi a New York) è un’icona del jazz di ‘confine’: le durature collaborazioni con Tim Berne e Dave Douglas hanno imposto lo stile ‘libero’ del suo drumming, che è diventato un modello imprescindibile per i batteristi al di fuori delle metriche swing.
Al suo arrivo a New York, nel 1991, si fece subito notare tra i musicisti che ruotavano attorno alla Knitting Factory. Black, oltre alle varie collaborazioni (Ellery Eskelin, Chris Speed, Uri Caine…), porta avanti anche progetti da leader: il più noto è il gruppo AlasNoAxis, che ha inciso diversi dischi per la Winter & Winter sfoggiando un linguaggio di derivazione piuttosto rock che jazz. Ma c’è anche la band Pachora, un collettivo etno-jazz-rock dove al fianco di Black si trovano Brad Shepik, Chris Speed e Skúli Sverrisson.
A Crossroads Jim Black si presenterà alla guida di una formazione inedita, per una produzione originale che certamente porrà in luce gli elementi fondamentali della musica del batterista: poliritmi ipnotizzanti, percorsi improvvisativi spiazzanti, utilizzo visionario dell’elettronica. Per l’occasione avrà ai suoi ‘ordini’ una squadra di giovani musicisti italiani assai ben predisposti nei confronti della musica improvvisata fuori dagli schemi.

Nessun commento:

Posta un commento