lunedì 21 marzo 2011

A Correggio si aspetta Godot

martedì 22 – mercoledì 23 marzo 2011
ore 21

Teatro Stabile di Genova
ASPETTANDO GODOT
di Samuel Beckett

regia Marco Sciaccaluga

con Ugo Pagliai, Eros Pagni
e con Gianluca Gobbi, Roberto Serpi, Alice Arcuri

scene Jean-Marc Stehlé, Catherine Rankl
costumi Catherine Rankl
luci Sandro Sussi
musiche Andrea Nicolini

Martedì 22 e mercoledì 23 marzo (ore 21) al Teatro Asioli di Correggio, per la stagione di prosa promossa e organizzata da Comune di Correggio ed Ert, Ugo Pagliai ed Eros Pagni interpretano Estragone e Valdimiro in Aspettando Godot, il celeberrimo testo di Samuel Beckett, in una splendida messa in scena prodotta dal Teatro Stabile di Genova e diretta da Marco Sciaccaluga, al secondo anno di tournèe con grandissimi consensi di critica e di pubblico.  
Due protagonisti d’eccezione del teatro italiano, Ugo Pagliai e Eros Pagni, portano in scena questa "tragicommedia" costruita intorno alla condizione dell'attesa, che venne scritta verso la fine degli anni Quaranta e pubblicata in lingua francese nel 1952, dopo la seconda guerra mondiale, in un'epoca post-atomica, e che è forse la più celebre pièce del teatro del Novecento. Già immediatamente dopo la sua prima rappresentazione, a Parigi nel 1953, fu un immediato trionfo, fu subito tradotta in una ventina di lingue e rappresentata in tutto il mondo con grande successo presso ogni tipo di pubblico, persino (ma non casualmente) fra i detenuti del carcere di San Quintino.
I protagonisti, che sembrano usciti da una comica del cinema muto, aspettano un certo Godot che ha dato loro appuntamento in quel posto. Loro, e anche gli spettatori, non sanno neanche esattamente chi sia questo Godot, credono comunque che quando arriverà li porterà a casa sua, darà loro qualcosa di caldo da mangiare e li farà dormire all’asciutto. Estragone e Vladimiro sono gettati ai margini di una società che non conoscono, in uno spazio insieme astratto e concreto nel quale irrompe, a un certo momento, un’altra strana coppia (quella formata da Pozzo e Lucky). La trama è ridotta all'essenziale, è solo un'evoluzione di micro-eventi. Apparentemente sembra tutto fermo, ma a guardare bene "tutto è in movimento". Non c'è l'ambiente circostante, se non una strada desolata con un albero spoglio, che nel secondo atto mostrerà alcune foglie. Il tempo sembra "immobile". Eppure scorre. I gesti che fanno i protagonisti sono essenziali, ripetitivi. Vi sono molte pause e silenzi. A volte si ride, a volte si riflette in Aspettando Godot, come se si fosse a "teatro o al circo" (come dicono i personaggi).

Il traduttore Carlo Fruttero scrive: “Si è parlato, a proposito di Godot, di Chaplin: non solo per certe coincidenze esteriori che colpiscono (le bombette di Vladimiro ed Estragone, le scarpacce vecchie, le pantomime, le mossette ecc.), ma soprattutto per quella che si potrebbe definire un’affinità di metodo: Charlot è sempre sfasato rispetto alla realtà che lo circonda… Il traguardo di Beckett è, a differenza di Chaplin, metafisico, ma l’urto comico è lo stesso… Va da sé che un procedimento del genere farebbe di Aspettando Godot una semplice farsa se Vladimiro ed Estragone non avessero personalità e umanità da vendere. Il loro candore, le loro incongruenze, l’evidente inutilità della loro attesa, il loro aplomb perfetto, cui segue un panico ingiustificato o un febbrile entusiasmo, il curioso rapporto, da vecchie zitelle, che li lega, misto di affetto, di insofferenza, di abitudine, le loro smanie e i loro rimpianti, tutto concorre a renderceli non solo vivi e simpatici, ma comprensibili di primo acchito. Sicché anche lo spettatore più guardingo non ha difficoltà ad accettarli. Ciò che ha permesso a Beckett di raggiungere un pubblico più vasto è che Aspettando Godot fa spesso ridere. Non ridere verde, e nemmeno ridere per mostrare che si è capito, ma ridere di cuore, conquistati, liberamente.”
Ingresso: Euro 22/19/17. Per informazioni e prenotazioni: Teatro Asioli - http://www.teatroasioli.it/ – Tel. 0522/637813 - info@teatroasioli.it

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